Rijeka, è la partita dell’anno. Così in campo alle 20

Stasera, con inizio alle ore 20, la compagine fiumana è chiamata a ribaltare l’1-2 con il Gent subito nella gara d’andata dei play off di Europa League. L’impresa non è delle più facili, ma i calciatori sono motivatissimi. Il tecnico Igor Bišćan: «Noi ci crediamo»

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Rijeka, è la partita dell’anno. Così in campo alle 20

FIUME | Dentro o fuori. Senza la possibilità di alcun esame di riparazione. Stasera, con inizio alle ore 20 (diretta su Arenasport 1), il Rijeka è chiamato a ribaltare l’1-2 con il Gent dell’andata dei play off di Europa League. “La partita dell’anno”, come la chiamano a Rujevica, sarà un crocevia fondamentale per quanto concerne le ambizioni stagionali dei fiumani: accedere alla fase a gironi significherebbe intascare subito qualcosa come quasi tre milioni di euro, il che permetterebbe alla società di trattenere i suoi pezzi migliori, di prendere magari qualche rinforzo dell’ultima ora e di mantenersi competitiva in ambito nazionale, provando a dar noia a una Dinamo in “formato Champions”. Il compito non sarà per nulla facile dato che il Gent è una squadra rognosa, forte fisicamente, che può permettersi di amministrare il vantaggio dell’andata. Per passare al Rijeka basterebbe anche l’1-0, ma bisognerà essere bravi a realizzare le proprie occasioni e a non farsi sorprendere in difesa, come purtroppo successo una settimana fa in Belgio.
“Non c’è molto da filosofare, credo che sia tutto molto chiaro: ci aspetta una partita che potrebbe entrare nella storia del club, che potrebbe regalare tante soddisfazioni alla società, ai tifosi e alla città – non usa certo troppi giri di parole l’allenatore Igor Bišćan –. Passando all’aspetto sportivo, è chiaro che loro partono favoriti. Nella gara d’andata hanno dimostrato perché vanno considerati tali. Noi dobbiamo recuperare il passivo, il che già di per sé sta a indicare che ci attende un compito molto difficile. Se vorremo superare il turno, ed è chiaro che questo è l’obiettivo primario, dovremo essere quasi perfetti. Il Gent ha dalla sua parte un maggiore tasso tecnico e il 2-1 dell’andata, ma noi abbiamo fiducia nelle proprie possibilità e ci crediamo eccome. Dobbiamo essere più arroganti e aggressivi rispetto alla gara in Belgio, poi vedremo se basterà. Speriamo che alla fine sia il Rijeka a qualificarsi alla fase a gironi. L’impresa è difficile, ma nel calcio, come del resto nella vita, nulla è impossibile se ci credi sino in fondo. L’ideale sarebbe segnare il gol decisivo all’ultimo secondo, quando non c’è più tempo per recuperare”, osserva i tecnico, precisando: “Partita difficile da preparare mentalmente? Per niente, visto che giocarsi l’accesso alla fase a gironi di Europa League è già di per sé molto motivante. Negli occhi dei ragazzi vedo grande voglia e determinazione”.

Tomečak al posto di Kvržić

La novità dell’ultima ora è che Zoran Kvržić si è allenato con la squadra visto che il problema muscolare alla coscia si è rivelato meno grave del previsto. Arruolabile anche Ivan Tomečak. “Possibile che Ivan giochi dall’inizio, ma al momento non posso dirlo ancora con certezza – aggiunge Bišćan −. Negli ultimi allenamenti ha risposto bene e pertanto la possibilità esiste. In quanto a Zoran, è vero che ha lavorato con il resto del gruppo, ma nel suo caso oserei dire che è più fuori che dentro. Eppoi, non so se sia il caso di rischiarlo, correndo magari il pericolo che si faccia nuovamente male. Riproporre in blocco la formazione scesa in campo a Gent? Ci sto pensando, anche perché non mi pare che le cose siano andate poi così male. Però, in quell’occasione era importante impostare una tattica difensiva, mentre stavolta sarà un tipo di partita completamente diversa”.

Gorgon: «Nulla è impossibile»

Ad affiancare il tecnico alla tradizionale conferenza stampa della vigilia è stato Alexander Gorgon, tornato disponibile dopo un lungo stop per infortunio. Difficile che Bišćan decida di schierarlo dall’inizio, però uno spezzone di partita potrebbe giocarlo sicuramente, soprattutto se la situazione dovesse richiederlo. “Ci aspetta una partita difficile, ma allo stesso tempo anche molto stimolante. Per noi giocatori non c’è di meglio che questo tipo di sfide. Siamo perfettamente consapevoli di partire svantaggiati, come pure che questo nello sport vuol dire poco o nulla. Noi dobbiamo crederci sino in fondo e provare a sorprenderli. Però, servirà la partita quasi perfetta e anche una dose di fortuna. La fortuna devi tuttavia meritartela, il che significa che prima di tutto dovremo essere noi in campo i protagonisti principali. Credo che ci godremo questo momento in quanto consapevoli che possiamo realizzare qualcosa di davvero importante. Noi ci crediamo, adesso non ci rimane che scendere in campo e far vedere cosa siamo capaci di fare”.

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