Rijeka-Dinamo. Tutto in una notte

Domani sera a Rujevica (domenica 5 maggio, ore 19.30) l’attesissimo scontro diretto tra le prime due della classe, potenzialmente anche decisivo per le sorti del campionato. I biancocrociati sono obbligati a vincere per riprendersi la vetta della classifica, ma i campioni in carica avranno a disposizione anche il pari

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Rijeka-Dinamo. Tutto in una notte
Una fase combattuta del match di Zagabria tra Dinamo e Rijeka. Foto: Marko Lukunic/PIXSELL

T utto in una notte. E una stagione intera concentrata in 90 minuti. Ma non è detto… Sono diverse le chiavi di lettura dell’attesissimo big match tra Rijeka e Dinamo, posticipo della 33ª giornata della SuperSport HNL in programma domani sera a Rujevica (calcio d’inizio alle 19.30, arbitra il fischietto ungherese Tamas Bognar). La supersfida nella quale fiumani e zagabresi si giocano… tutto. O quasi. Ma sarà anche il primo di tre scontri diretti tra le due squadre in questo caldissimo finale di stagione visto che poi saranno attese dal doppio incrocio in Coppa Croazia (il 15 maggio al Maksimir e il 22 a Rujevica). È inoltre il confronto numero 99 nel campionato croato (19 successi fiumani, 22 pareggi e 57 vittorie zagabresi), nonché il quarto stagionale che vede i biancocrociati ancora a secco (un pareggio e due sconfitte). Il Rijeka ha veleggiato in testa per tutto il girone primaverile, ma lo scivolone contro la Lokomotiva ha fatto evaporare i due punti di vantaggio sui diretti rivali, che hanno così messo la freccia operando il sorpasso a quattro giornate dalla fine. I conti sono presto fatti: Labrović e soci sono obbligati a vincere per inseguire il secondo titolo della propria storia; un pareggio terrebbe tutto ancora aperto, però i campioni in carica continuerebbero ad avere il coltello dalla parte del manico; in caso di sconfitta i giochi sarebbero chiusi perché rimontare quattro punti di svantaggio (che poi sarebbero cinque dal momento che la Dinamo è avanti negli scontri diretti, indipendentemente da come finirà a domani sera a Rujevica) nelle ultime tre partite sarebbe una missione impossibile. Anche Željko Sopić andrà a caccia della sua prima vittoria da allenatore contro la Dinamo…

Sopić: «Non è decisiva»
“È vero, non li ho mai battuti, però ho strappato due pareggi al Maksimir con il Gorcia ultimo in classifica e loro in testa – dice il tecnico zagabrese in sede di presentazione –. Non avevo mai battuto nemmeno l’Hajduk, poi sono arrivato al Rijeka e mi sono preso tre vittorie di fila… Comunque dopo domenica questa statistica contro la Dinamo è destinata a cambiare. Partita decisiva? In un caso potrebbe esserlo, ma è uno scenario che non si verificherà. Non si deciderà ancora nulla, ma dopo domenica vogliamo tornare a essere nuovamente al 100% padroni del nostro destino. La preparazione? Uguale come per tutte le altre partite. La formazione? Al momento sono tutti disponibili. Ma lo erano anche prima della Lokomotiva, poi però a Pašalić gli è venuta la febbre… Fino a poco prima del fischio d’inizio non si può mai sapere. Quale giocatore toglierei alla Dinamo per questa partita? Domanda inutile… Jakirović? Non ci siamo sentiti: gli ho soltanto mandato un messaggio di condoglianze dato che ha perso la mamma”.

Fruk: «Avremo più fame di loro»
Una delle tante frecce all’arco di Sopić è Toni Fruk, il miglior assistman del campionato, al comando di questa speciale classifica a quota 15 passaggi decisivi. “L’esperienza sarà anche dalla loro parte, ma non avranno certamente più fame di noi – assicura il fantasista ex Gorica –. Non li abbiamo ancora battuti in stagione? Questo perché l’approccio è stato sbagliato e abbiamo pensato di più a non perdere piuttosto che a vincere. Stavolta invece conta unicamente la vittoria perciò scenderemo in campo con un atteggiamento molto più aggressivo. Vidović e Baturina? Sono cresciuti moltissimo, soprattutto in questo finale di stagione, ma la cosa non mi sorprende perché ho giocato con entrambi nella nazionale Under 21 e conosco bene le loro qualità. A loro va bene anche un pareggio? La Dinamo verrà qui per vincere la partita, su questo non ci piove e non potrebbe essere altrimenti. Nel calcio se giochi per il pari poi rischi soltanto di prenderle e loro lo sanno benissimo. La convocazione per l’Europeo? Non ci penso. Però per quest’estate non ho impegni…”.

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