Buie. Un mondo di creatività senza confini

Grazie alle sfumature dell'improvvisazione l'Orchestra Tout Puissant Marcel Duchamp, composta da dodici musicisti, ha incantato il teatro di Buie. Gli spettatori hanno potuto sentire i suoni dei violini che si sono intrecciati con le percussioni, creando un tessuto sonoro ricco di complessità e profondità emotiva

0
Buie. Un mondo di creatività senza confini
L’Orchestra Tout Puissant Marcel Duchamp in concerto. Foto: ERIKA BARNABA

Nel cuore del tranquillo scenario cittadino di Buie, un’onda di eccitazione ha pervaso il teatro locale mentre l’Orchestra Tout Puissant Marcel Duchamp ha preso d’assalto il palco. Fondata nel 2006 da Vincent Bertholet di Hyperculte, questa orchestra, composta da dodici membri, ha trasformato il palcoscenico in un turbine di energia sonora. Con il suo nome evocativo che omaggia il celebre artista del Dadaismo, l’Orchestra ha proposto un viaggio attraverso le sfumature dell’improvvisazione, del suono sperimentale e della fusione di generi musicali, trasportando il pubblico in un mondo di creatività senza confini.

Connessione e condivisione
Sul palco quindi un’assemblea eterogenea di musicisti, ognuno maestro nel proprio strumento, si è unita per creare un’armonia dove i violini si sono intrecciati con le percussioni, gli ottoni hanno danzato con i sintetizzatori, creando un tessuto sonoro ricco di complessità e profondità emotiva.
Il concerto è iniziato con un sottile crescendo di note che ha catturato l’attenzione di tutti per poi lasciare spazio alla musica che, prendendo vita piena, ha travolto gli spettatori in un turbine di suoni avvolgenti trascinandoli in un viaggio sensoriale attraverso paesaggi sonori astratti, esplorando emozioni che sfidavano le parole.
Ma ciò che ha reso veramente speciale questo concerto è stata la capacità dell’Orchestra di trasformare il teatro in un luogo di connessione e condivisione. Ogni nota era un ponte che collegava le anime degli spettatori, creando un’esperienza collettiva di bellezza e contemplazione. Le performance soliste o quasi a cappella hanno offerto momenti di pura magia musicale mentre i virtuosismi degli strumentisti hanno dimostrato non solo abilità tecnica, ma anche una profonda comprensione dell’arte dell’improvvisazione e della spontaneità creativa.

In primo piano ottoni, archi e percussioni.
Foto: ERIKA BARNABA

Melodie e ritmi sperimentali
Con un nome provocatorio che si traduce in “Orchestra superiore di Marcel Duchamp”, l’ensemble ha l’obiettivo di superare i confini delle possibilità musicali, e ci riescono con maestria.
L’Orchestra mostra una fluidità incredibile nel passare attraverso generi e stili. Nel suo tour, che ha fatto tappa a Buie l’altra sera, presenta il suo ultimo album “We’re OK. But we’re lost anyway” assieme ad alcune nuove composizioni. Organizzata dall’Università Popolare Aperta di Buie, dall’Ente turistico locale e dalla Distune Promotion, la serata ha offerto un’esperienza unica con ritmi sperimentali, melodie incalzanti ed energia contagiosa.
In sala pure Corrado Dussich, vicesindaco della Città di Buie eletto tra le fila della CNI, Lovorka Lukani, direttrice dell’UPA di Buie, Valter Bassanese, direttore dell’Ente turistico di Buie, Lorella Limoncin Toth, soprintendente ai Beni culturali per la Regione istriana e Tanja Šuflaj, responsabile della Casa dei castelli di Momiano. Alle luci, video e fotografia, Zoltan Toth, tecnico dell’UPA.
L’Orchestra Tout Puissant Marcel Duchamp ha lasciato il teatro di Buie immerso in un’atmosfera di gioia e ispirazione, confermando ancora una volta il potere unico della musica di unire, di elevare l’anima umana, superare ogni confine e connettere le persone attraverso un linguaggio universale.

A tu per tu con il pubblico.
Foto: ERIKA BARNABA

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display