Rijeka, attenzione allo Slaven ferito

Domani (24 settembre, 17h) nel 9º turno i biancocrociati scendono in campo a Koprivnica

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Rijeka, attenzione allo Slaven ferito
Želko Sopić non si fida dello Slaven Belupo. Foto: Nel Pavletic/PIXSELL

Rijeka 13 punti e una partita in meno, Slaven Belupo penultimo a quota 6. A leggere la classifica si direbbe che la partita di domani (ore 17) a Koprivnica, valida per il nono turno di campionato, ha un finale pressoché scontato, ma chi segue il calcio sa benissimo che non è per nulla così. I tre punti vanno conquistati sul campo, non a parole, e le sorprese spesso e volentieri sono all’ordine del giorno. A Rujevica sono perfettamente consapevoli che allo stadio Kušek Apaš non sarà proprio una passeggiata, come confermato anche da parte dell’allenatore del Rijeka, Željko Sopić. “Lo Slaven Belupo ha cambiato di recente allenatore e ora in panchina c’è il mio grande amico Roy Ferenčina. Conoscendolo, sono sicuro che cambierà lo stile di gioco della squadra. Mi aspetto un avversario grintoso e determinato, che andrà a mille su ogni pallone. Non credo che attueranno un pressing alto come fatto in passato, bensì cercheranno di colpirci in contropiede. Siamo pronti e andiamo a Koprivnica per fare bottino pieno, questo è fuori dubbio. Se sapremo ripetere quanto di buono fatto vedere contro Lille, Varaždin e Osijek la vittoria non sarà in predicato. A patto di realizzare una parte delle tante occasioni che creiamo. A tale proposito, abbiamo lavorato su quest’aspetto negli ultimi allenamenti. Ciascun giocatore deve, e sottolineo la parola ‘deve’, provare a calciare in porta se gli capita l’occasione buona. L’importante è che i ragazzi siano pronti e convinti. Petrovič e Čabraja sono out da tempo, mentre Grgić ha avuto in settimana qualche problema fisico, però ora sta bene ed è disponibile”.

Rientra Hodža, arriva Yansané
A proposito di undici di partenza, Sopić potrà contare sul rientro di Veldin Hodža, il quale aveva saltato la sfida casalinga con l’Osijek per squalifica. Emmanuel Banda, Emil Dilaver e Stjepan Radeljić sono praticamente recuperati e dunque arruolabili. Niko Janković e Lindon Selahi devono invece guardarsi dalla terza ammonizione visto che sono diffidati. Novità anche per quanto concerne Momo Yansané: l’attaccante della Guinea ha ricevuto il visto d’ingresso per la zona Schengen, è in viaggio verso Fiume e nel fine settimana dovrebbe svolgere le visite mediche per poi firmare (probabilmente lunedì) il contratto. Sopić lo attende con impazienza, ma anche con un po’ di diffidenza…

Cambio di panchina… inevitabile
Come detto, lo Slaven Belupo occupa al momento la penultima posizione in classifica, davanti soltanto al neopromosso Rudeš. “Io dico sempre ciò che penso senza troppi giri di parole e in occasione dell’amichevole che abbiamo disputato sul Rogla ho capito subito che nello Slaven qualcosa non funzionava – dice Sopić, ricollegandosi al periodo quando allenava ancora il Gorica –. L’ex tecnico insisteva per qualcosa che la squadra non era in grado di riproporre tatticamente sul campo. Ovvio che tutto ciò mi aveva sorpreso e la pesante sconfitta all’esordio a Osijek era praticamente inevitabile. Una volta che le cose vanno male è difficile tornare sulla strada giusta senza una sterzata decisa, in questo caso il cambio in panchina”.

Occhio agli ex Lepinjica e Liber
Rijeka e Slaven Belupo hanno da anni un corretto rapporto professionale, ma le recenti cessioni di Lepinjica e Liber hanno comunque sorpreso un po’ tutti. Chiaro che Ivan e Adrian avranno delle motivazioni particolari per provare a “far male” agli ex compagni e dimostrare così che forse meritavano di indossare ancora la maglia biancocrociata. “A Lepinjica e Liber faccio i miei migliori auguri per il futuro. Per loro conta soprattutto giocare quanto di più, ma al Rijeka non avrebbero trovato troppo spazio. Entrambi chiedevano un minutaggio superiore di quello che ero pronto a concedere loro, anche perché a centrocampo c’è parecchia concorrenza. Sono convinto che sapranno farsi valere, per di più che dopo la partenza di Marina lo Slaven ha bisogno di due giocatori del loro profilo tattico, ovvero capaci di giocare la palla”, ha concluso Sopić.

Tre trasferte consecutive
La gara a Koprivnica sarà la prima di una mini serie di trasferte che attendono i fiumani. Già martedì, infatti, il Rijeka scenderà in campo a Novska (ore 15.30) per l’impegno dei sedicesimi di finale di Coppa Croazia contro il Libertas. Una partita che dovrebbe rivelarsi pura routine, anche se la prudenza non è mai troppa. Nel decimo turno di campionato, invece, Labrović e compagni faranno visita al fanalino di coda Rudeš. Si giocherà il primo giorno di ottobre con fischio d’inizio alle ore 15.15.

«I tifosi devono capire…»
“Non è lo stesso allenare il Gorica o il Rijeka. Quando entri in campo e sugli spalti ci sono seimila tifosi che chiedono la vittoria non posso certo pensare di schierare una squadra imbottita di cinque incontristi o sei difensori. Però si deve capire che le partite non sono tutte uguali e che qualcosa dipende dall’avversario, dall’obiettivo da raggiungere o semplicemente dalla situazione del momento. Contro l’Osijek eravamo in emergenza a centrocampo, visto che Hodža era squalificato e Banda in non perfette condizioni. Di conseguenza ho mandato in campo una formazione particolarmente volta all’attacco. Ma è stata un’eccezione e non sempre sarà così. D’altronde non lo fa nessuno nel campionato croato”, ha detto Sopić.

Goda e la «crisi d’astinenza»
Se nelle file dello Slaven Belupo ci sono ora Liber e Lepinjica, sono due anche gli ex giocatori dell’undici di Koprivnica che al momento indossano la maglia del Rijeka. Parliamo di Bruno Goda e Bruno Bogojević, con il primo che è diventato ormai titolare fisso sulla fascia sinistra, soprattutto dopo la cessione di Andrija Vukčević ai messicani dello Juarez. Cinque anni a Koprivnica, con 121 presenze, non si possono dimenticare facilmente. “Una trasferta difficile, però accettiamo con piacere il ruolo di favoriti e faremo il possibile per tornare a Fiume con i tre punti in tasca. Ho indossato per anni la maglia dello Slaven e so benissimo che l’arrivo del Rijeka a Koprivnica è sempre molto stimolante. Io in versione goleador? Sì, incredibile quanto successo a inizio stagione (4 gol in 5 partite, nda). Al punto che i compagni di squadra mi prendono in giro che ultimamente sono in crisi d’astinenza da gol. Scherzi a parte, l’importante è che sia la squadra a beneficiarne”.

Bruno Goda.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

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