Istra 1961, un ottimo viatico per il derby

La squadra di Gonzalo Garcia sbriga con un netto 3-0 la pratica Šibenik e continua a sognare l’Europa

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Istra 1961, un ottimo viatico per il derby
La gioia di Frano Mlinar, Mounsef Bakrar, Advan Kadušić, Oleksandr Petrusenko e Luka Marin. Foto: Sasa Miljevic/PIXSELL

Note liete sullo spartito per l’Istra 1961 al triplice fischio finale della partita contro lo Šibenik al Drosina finita 3-0 per i padroni di casa. La prima è che i polesi hanno conquistato aritmeticamente la salvezza con quattro turni d’anticipo, cosa non proprio scontata in estate. La seconda è che i gialloverdi sono tornati alla vittoria dopo un mese e mezzo. La terza è che per la 16ª volta (su 32 partite) i gialloverdi hanno mantenuto la porta inviolata. La quarta che finalmente, all’ottavo tentativo, l’allenatore Gonzalo Garcia è riuscito a battere la compagine sebenzana il che gli ha permesso in sole due stagioni di superare almeno una volta i 10 avversari incontrati in campionato. La quinta è che i tre titolari diffidati (Majkić, Hujber e Mlinar) non si sono fatti ammonire e saranno a disposizione del tecnico nel derby istro-quarnerino con il Rijeka. Un pieno di fiducia dunque per la squadra di Pola in vista della trasferta di Rujevica.
Per avere ancora qualche chance di ottenere un piazzamento che porta alle competizioni europee i polesi dovevano assolutamente battere lo Šibenik, che dal canto suo sperava in qualche punto salvezza. Ma l’Istra 1961 questa volta ha giocato da squadra vera, concedendo poco o niente agli avversari e riscoprendosi molto concreto: dei quattro palloni indirizzati verso la porta ospite tre sono finiti alle spalle del portiere Rogić. “È vero che abbiamo trasformato in gol tre dei quattro palloni che sono andati nello specchio della porta, ma è altrettanto vero che abbiamo creato numerose occasioni che non sono state finalizzate a dovere”, ha analizzato l’allenatore Garcia. “I ragazzi hanno fatto davvero una buona partita. Siamo stati solidi e compatti e gli ospiti hanno concluso verso la nostra porta una sola volta per tempo”, ha aggiunto.
Un Istra 1961 che ha ricordato quello dei tempi migliori, con i due stopper Marešić e Galilea insuperabili e i due centrocampisti difensivi Petrusenko e Caseres pronti a fare da frangiflutti davanti alla difesa. E poi in avanti Bakrar ha sciorinato un’altra prova superlativa mettendoci lo zampino in tutte e tre le reti: si è guadagnato il rigore trasformato da Mlinar per l’1-0, ha battuto il portiere ospite con un bel diagonale dalla destra e poi ha servito a Mahmood il pallone per il 3-0 finale. E ora tutti si chiedono se sabato prossimo a Rujevica si potranno vedere il rientrante Erceg e appunto Bakrar entrambi in campo dal primo minuto. “È una delle possibilità”, ha detto Gonzalo Garcia non sbilanciandosi troppo. I polesi possono ora preparare in tutta tranquillità la partita di sabato. Anzi, il tecnico ha premiato i giocatori con due giornate libere.

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