In occasione della Festa del lavoratori, il premier Andrej Plenković ha annunciato che dal prossimo anno “aumenteranno gli stipendi per tutti”, e per farlo si cercherà un adatto modello fiscale. Il quotidiano zagabrese Jutarnji list, sempre molto vicino alle vicende nei Banski dvori (la sede del governo, ndr), ha reso noto che l’Esecutivo intende abolire la sovrimposta, una delle principali fonti di guadagno delle Città e dei comuni, che a loro volta potranno stabilire in modo autonomo l’imposta sul reddito.

L’alleggerimento fiscale, come sottolinea il quotidiano, dovrebbe essere raggiunto tramite l’abolizione della sovrimposta e con ulteriori tassi dell’imposta sul redditto, ma anche con una minore pressione fiscale sui redditi lordi nel pagamento dei contributi per il primo livello pensionistico, nonché con un aumento “cosmetico” del defalco personale di base di 10-20 euro.

Questo sono le novità più importanti di questa riforma fiscale, anche se dal Ministero delle Finanze precisano che “sul tavolo ci sono diverse opzioni”.

L’alleggerimento fiscale del reddito dovrebbe portare a un aumento degli stipendi già dal prossimo anno, con particolare accento su coloro che percepiscono dei redditi più bassi. Ma poiché la maggior parte di questi non pagano l’imposta sul reddito, non rimane altro che puntare sui contributi e sugli introiti delle unità di autogoverno locale.

Per quanto concerne il tasso dei contributi per il primo livello previdenziale, non si punterà alla sua diminuzione, come richiesto dall’Associazione dei datori di lavoro, che chiedeva una riduzione del 2% (dal 15 al 13%). Il ministro delle Finanze sembra però deciso di procedere con una variante secondo cui un determinato onere verrebbe defalcato dallo stipendio lordo e su di esso non si pagheranno i contributi.

Ma in estate dovrebbero tornare le accise sulle fonti di energia e dovrebbe essere abolita la limitazione dei margini di guadagno, che comporterà un aumento dei prezzi dei carburanti.