Tra addii (molti) e conferme (poche) il mercato dell’Istra 1961 è piuttosto movimentato anche quest’anno. E per l’ennesima volta la squadra andrà ricostruita a fondo. Partiamo dalle conferme, come detto poche, ma almeno sulla panchina non cambierà niente. L’allenatore Gonzalo Garcia ha firmato nei giorni scorsi il prolungamento del contratto fino al 2024 per cui dovrebbe rimanere alla guida dei polesi anche nelle prossime due stagioni. Fresco di firma pure Slavko Blagojević: il capitano continuerà a indossare la fascia per altre due stagioni. E le buone notizie finiscono qui.

L’esodo postcampionato è iniziato da tempo e sono già otto i giocatori, quasi tutti titolarissimi, che hanno saluto la compagnia. A partire dai “gemelli del gol” Dion Drena Beljo e Hassana Bandé. Il primo è rientrato all’Osijek, che lo aveva concesso in prestito ai polesi; il secondo, impegnato nelle qualificazioni per la Coppa d’Africa, tornerà all’Ajax. Fine della corsa all’Istra 1961 anche per altri due titolari, lo stopper Joao Silva e il centrocampista arretrato Antonio Perera. Tanti saluti anche per altri due centrocampisti, che hanno collezionato un discreto numero di presenze, ossia Abdallahi Mahmoud e Facundo Caseres, che erano entrambi al Drosina con la formula del prestito. Nel tentativo di ridurre la rosa extralarge, sono sul piede di partenza altri due centrocampisti, Antonio Ivančić e Gonzalo Desio. In parole povere, è chiaro che ora la società polese dovrà preoccuparsi di allestire un centrocampo degno della massima divisione in quanto il reparto conta soltanto il succitato Blagojević e Frano Mlinar.
Servirà anche trovare le soluzioni giuste per rafforzare l’attacco dopo le partenze di Drena Beljo e Bandé. Secondo indiscrezioni il primo potrebbe venire rimpiazzato dal giovane attaccante dell’Hajduk Marin Ljubičić, che arriverebbe in prestito.