Il Giro di Croazia sarà in… discesa

A tre settimane dall’inizio della corsa è stato svelato il percorso. Nessun arrivo in salita. La 5ª tappa in Istria e nel Quarnero

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Il Giro di Croazia sarà in… discesa

A tre settimane dall’inizio della sesta edizione del Giro di Croazia di ciclismo è stato svelato il percorso di quest’anno. Un percorso che a prima vista sembra meno faticoso rispetto al passato, quando c’era sempre un arrivo in salita e nell’edizione del 2018 addirittura due. Nel 2021, dunque, niente arrivo sul Monte Maggiore, sul Biokovo o sul Platak come nel 2019.

 

Quella di quest’anno sarà dunque l’edizione della ripartenza dopo che la pandemia da coronavirus aveva fermato la corsa, come molte altre, nel 2020. Si diceva dunque di un percorso meno impegnativo, anche per il fatto che ormai i ciclisti sono alla fine di una stagione molto difficile. Paradossalmente il fatto che ci saranno meno asperità all’arrivo potrebbe rendere la corsa più interessante. I candidati alla vittoria finale negli anni scorsi si tenevano molto coperti durante buona parte della corsa, per poi scaricare tutto nel tappone di montagna che cadeva di solito nella penultima frazione. Stavolta invece la corsa ai secondi (difficile parlare di minuti) di vantaggio potrebbe partite molto prima.

Si parte il 28 settembre da Osijek, che ospiterà nuovamente la prima tappa. La prima sarà anche la frazione più lunga con ben 237 chilometri da trascorrere in sella fino a Varaždin. La seconda tappa invece offre un altimetria molto interessante, con partenza a Slunj e arrivo nella Lika dopo 187 chilometri: la città di Otočac ospiterà per la prima volta la carovana ciclistica. Sarà una prima volta pure per Primošten dove i ciclisti inizieranno (terza tappa) che porterà la carovana a Makarska (167 chilometri), tradizionale punto di arrivo della frazione dalmata.

La quarta tappa (197 chilometri) si snoderà per gran parte del percorso lungo la Litoranea adriatica: partenza a Zara e arrivo, anche questo tradizionale, nel centro di Crikvenica. Porto Albona (Rabac) per la terza volta consecutiva farà gli onori di casa alla frazione, la quinta, che si corre interamente nelle Regioni istriana e Litoraneo-montana (137,5 km). Si diceva niente arrivo sul Monte Maggiore, ma comunque i ciclisti lo affronteranno dal versante istriano per raggiungere Fiume e poi Abbazia. Per la Perla del Quarnero si tratta di una new entry come sede di tappa e prima di tagliare definitivamente il traguardo i corridori affronteranno un giro di 7 chilometri in città.

Si chiuderà domenica, 3 ottobre, con la tappa da Samobor a Zagabria di 156 chilometri con una grande novità: l’arrivo non sarà più in piazza San Marco (sede comunque di un Gran Premio della montagna) come nelle cinque precedenti edizioni, bensì nel rione di Zrinjevac vicino a piazza Strossmayer.

Il lotto delle squadre partecipanti non è stato ancora definito nei dettagli. Comunque dovrebbero prendere il via 20 squadre con al massimo sette corridori ciascuna. Tra le squadre che saranno al via La Bahrein Victorious, la Jumbo Visma, la BikeExchange e la Israel Start-Up Nation. In quanto ai ciclisti, la Bahrein Victorious dovrebbe affidarsi a Mikel Landa, la Jumbo Visma a Tobias Foss, la BikeExchange a Simon Yates. fratello gemello di Adam, vincitore della Cro Race nel 2019.

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