Bišćan: «A Pola partita difficile ma pensiamo solo ai tre punti»

L’allenatore del Rijeka sta preparando la sfida molto importante con l’Istra 1961 e conta sul rientro in campo di alcuni elementi come Kvržić e il bomber Čolak

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Bišćan: «A Pola partita difficile ma pensiamo solo ai tre punti»

Tra due derby, quello dell’Adriatico con l’Hajduk e quello regionale con l’Istra 1961, ieri ha parlato, con la consueta calma, l’allenatore del Rijeka Igor Bišćan. Anche se la partita al Drosina si gioca domenica alle 19, la conferenza stampa per annunciare l’evento è stata convocata ieri, a tre giorni dal match. Si sarebbe potuto pensare a un ritiro in quarantena, ipotesi plausibile considerato il delicato momento che sta attraversando la squadra. Invece, niente di tutto ciò, ma motivi tecnici in quanto gli addetti stampa e pubbliche relazioni saranno occupati oggi e domani. Accanto al tecnico ci sarebbe dovuto essere Franko Andrijašević, il quale non ha potuto raggiungere in tempo la sala stampa, ma si presterà volentieri oggi a eventuali domande.
Le parole introduttive di Bišćan fanno capire che il confronto di domenica a Pola ha un peso notevole. L’ultima vittoria dei fiumani in campionato risale al 3 agosto a Rujevica, quando lo Slaven Belupo è stato battuto per 3-1. Da allora c’è stata la doppia sfida nei play off di Europa League, una sconfitta in trasferta con il Gorica e tre pareggi interni con Osijek, Inter e Hajduk.
“Ogni partita che arriva dopo una serie di risultati deludenti comporta delle grandi pressioni. La gara con l’Istra 1961 è quindi molto importante. Affrontiamo un avversario molto serio che merita anche molto rispetto. Le ultime due partite, contro l’Osijek e contro la Dinamo lo dimostrano. Da parte nostra ci vorrà tanta qualità e, soprattutto, tanto carattere, per centrare un successo che aspettiamo da troppo tempo”.
Dopo l’ennesimo pareggio, la delusione per una vittoria mancata con i rivali dell’Hajduk e una serata in cui il Rijeka ha giocato per un’ora e poi lasciato l’iniziativa agli ospiti, Bišćan ha detto di aver analizzato attentamente la gara. C’è la percezione da parte dei tifosi e quindi l’interpretazione più o meno soggettiva da parte dei media, valutazioni che indicherebbero come cause una preparazione atletica ancora approssimativa oppure una scarsa tenuta a livello psicologico. La partita era iniziata decisamente bene per i fiumani, che hanno segnato presto e quindi fallito qualche buona opportunità, compresa una traversa di Andrijašević, autore dell’unico gol per i padroni di casa. Gli episodi sono stati questi e avrebbero potuto indirizzare la gara verso un altro esito.
“Abbiamo analizzato la gara giungendo a delle conclusioni. C’è di tutto un po’. Nel primo tempo, effettivamente, abbiamo arginato bene gli avversari riuscendo spesso a salire. È arrivata poi una fase critica in cui ci siamo ritirati, con la linea difensiva troppo arretrata, il che non ci ha consentito di risalire in velocità. Ci sono stati dieci minuti in cui sarebbe servito un buon passaggio per uscire e alleggerire la pressione sulla nostra difesa. Abbiamo sbagliato troppo invece di cercare soluzioni semplici. Ciò ha incoraggiato i giocatori avversari che hanno cominciato a crederci. Anche le grosse occasioni mancate possono aver lasciato il segno. Se fossero state realizzare anche la pressone si sarebbe ridotta, dandoci lo slancio per arrivare a fine gara con meno patemi. Credo di averne parlato tanto. Adesso, invece di parlare, occorre continuare a lavorare e correggere quello che non va”, è stata la lunga spiegazione dell’allenatore.
Dopo il derby a Pola seguono la trasferta con il Buie in Coppa Croazia e quindi il match in casa del Varaždin, un ciclo con tre trasferte in cui cercare punti e morale. Si cercheranno altre soluzioni con giocatori che finora hanno giocato di meno? “Quando le cose non vanno bene è logico provvedere a dei cambiamenti. Fino alla gara interna con la Lokomotiva, prima della sosta per le qualificazioni all’Europeo, speriamo di crescere sia sul piano fisico che mentale. Questo è in sostanza il nostro piano a lunga scadenza, mentre ora pensiamo soltanto all’impegno con l’Istra 1961 per conquistare tre punti importanti”. C’è chi sostiene che il calo fisico sia la conseguenza di un eccessivo carico in allenamento. “Ho abbastanza esperienza come giocatore e un po’ meno come allenatore, ma sufficiente per capire quando è troppo. In fondo, potrebbe anche essere perché ci si è allenati troppo poco…”.
Lo scorso turno al Maksimir l’Istra 1961 ha saputo mettere in difficoltà la squadra campione di Croazia in carica, quella che mercoledì sera ha travolto per 4-0 l’Atalanta in Champions League. Gli istriani hanno perso, lasciando però un’ottima impressione. Bišćan ha analizzato quella partita: “Credo che nessuna squadra al Maksimir abbia avuto finora tante occasioni. L’Istra è stata solida e organizzata in difesa, ripartendo molto bene in attacco e creando grossi pericoli. Per noi questo deve essere un monito”.
Per quanto riguarda gli infortunati, Escoval non sarà disponibile per almeno un mese o un mese e mezzo. In compenso torna Punčec nella posizione di difensore centrale. A Pola potrebbero rientrare in campo anche Čolak e Kvržić, due elementi di cui si è sentita la mancanza con l’Hajduk.
Voci di corridoio provenienti dalla capitale e dai corridoi della Federcalcio farebbero ipotizzare un ingaggio per Igor Bišćan come nuovo selezionatore dell’U21, per subentrare all’esonerato Nenad Gračan. Per quest’ultimo, seguendo certe logiche, si parla di un ritorno alla guida del Rijeka. Bišćan si è avvalso della facoltà di non rispondere.

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