I nuovi «laghi» del Grobniciano (foto)

Le abbondanti precipitazioni hanno trasformato il panorama dell'entroterra fiumano

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I nuovi «laghi» del Grobniciano (foto)
Una veduta della piana di Grobnico

Nelle ultime settimane, Fiume e regione sono stati colpiti da parecchi acquazzoni. È caduta in quei giorni una quantità enorme d’acqua e si sono formati tanti “fiumi” e “laghi”. Diverse zone delle città ne hanno risentito, a partire dalla zona dei Mercato cittadini. Notevoli i danni registrati lungo la costa, con spiagge in parte distrutte, e sul Lungomare ad Abbazia, chiuso per diversi giorni in alcuni tratti. E l’entroterra? Tutti conoscono la Fiumara e vedono come si presenta a Fiume. O meglio quanta acqua viene rilasciata dallo Zvir. Negli ultimi giorni, però, il livello è salito di parecchio.

Inevitabili i problemi nella parte superiore della Fiumara, dalla sorgente fino al lago di Valići. I danni che ha subito e sta subendo la zona del Grobniciano sono passati però in secondo piano. Di solito questa zona la viviamo come una grande distesa, arida, brulla, quasi senza vegetazione, una zona attraversata dall’autostrada per Zagabria. E la zona del circuito. In questi giorni, però, questa zona si presenta come una grande lago, o meglio diversi laghi e diversi e fiumi.

Un panorama inconsueto
Cos’è successo? Semplicemente la grande quantità d’acqua si è accumulata nelle zone delle varie montagne che compongono le cosiddette Alpi grobniciane. Tutta la zona, dallo Hahlić fino al Tuhobić, è ricca di sorgenti d’acqua. Queste rimangono per di più nel sottosuolo, a meno che non si verifichino situazioni straordinarie, come negli ultimi giorni. Fenomeni rari, che si presentano a decenni di distanza. La gente del posto non ricorda alluvioni e una tale quantità d’acqua nel Grobniciano da almeno vent’anni. C’è chi dice di non aver visto i “laghi” attuali dai tempi in cui è stata costruita l’autostrada.
Per rendersi conto di quali siano le proporzioni di questo fenomeno e dei vari laghi ci siamo portati in una delle zone panoramiche del Grobniciano. Siamo andati fino alla zona dell’”Obelisco” sull’ex Ludovicea, oggi più nota come la vecchia strada per Zagabria. Accanto alla zona dell’Obelisco esiste un piccolo sentiero che gli appassionati di temi militari conoscono come il sentiero che porta verso due vecchi bunker posti sulla zona dell’ex linea di Rupnik. Già all’altezza del primo bunker, di cui è rimasto ben poco, abbiamo un ottima panoramica su tutta la zona del Grobniciano. Da questa prospettiva notiamo l’enorme quantità d’acqua, che è presente un po’ dappertutto. Nella zona a sud dell’autostrada si è formato un grande fiume, più largo della Fiumara. Quest’acqua viene dalla zone del Tuhobić e del Kamenjak e scorre con forza a valle. Il primo “ostacolo” è rappresentato dalla zona contigua ai caselli autostradali. Qui di solito vediamo una specie di grande cava di pietra, trasformata negli anni in una pista improvvisata di karting, ma purtroppo anche in una discarica selvaggia di rifiuti. Dopo le precipitazioni delle ultime settimane, però, questa vasta area si è trasformata in un grande lago, sulla superficie del quale galleggia una quantità enorme di rifiuti. Decisamente poco piacevole alla vista. In lontananza vediamo parecchi altri rifiuti al limite delle zona del neoformato lago che rischia di finire nel lago e di rendere il tutto ancora più tossico. E questo lago ha anche un suo nome: i locali lo chiamano Čičava.

Un «fiume» fino a Soboli
Andiamo avanti a passiamo sotto l’autostrada per dirigerci verso l’automotodromo. Poco dopo il sottopassaggio troviamo un nuovo lago. Si trova poco dopo la zona dell’impresa di costruzioni e si presenta piuttosto profondo. Dall’alto non abbiamo visto dei laghi più a nord e nell’ex zona militare, per cui andiamo in direzione della pista. La zona a est è totalmente allagata. C’è un lago in prossimità della curva a est, dove da diverse parti convergono torrenti. Andando verso la zona della tribuna centrale, la strada da entrambi i lati è soltanto pochi centimetri sopra il livello delle acque. La pista è chiusa e chissà fino a quando lo rimarrà.
Torniamo indietro e andiamo a vedere come si presenza la zona più a ovest. Tutta la zona dal sottopassaggio autostradale verso il ristorante, tra la vecchia strada e l’autostrada, oggi è un grande e largo fiume. L’acqua scorre con forza fino a poco dopo la prima casa di Soboli. Poi in qualche maniera viene assorbita dal terreno e scompare. Un altro lago ci aspetta nella zona del monumento ai caduti di Podhum, dove tutta la zona delimitata dalle mura si è trasformata in un grande lago. Si riesce a entrare, ma soltanto pochi metri. Uno scenario unico e ci chiediamo se si sia mai presentato così.

La piana trasformata
Da qui andiamo avanti verso Soboli e la strada che porta a Dražice. Passiamo la zona che fino a pochi giorni fa era impraticabile e dove passa il grande fiume. Per fortuna, anni fa tutto è stato ricostruito e il torrente ha il suo flusso naturale sotto la strada. Ci dirigiamo verso Dražice. La zona della grande piana prima di entrare nel paese, che oggi si presenza come un altro grande lago. Infine ci dirigiamo fino alla zona di Podkilavac. Qui negli ultimi giorni faceva paura il torrente Sušica. È diventato decisamente più mansueto e tutti gli abitanti della zona possono tirare un sospiro di sollievo, anche se la zona verso lo Hahlić è piena d’acqua.
Vedere tutta la zona del Grobniciano, che di solito è arida, piena d’acqua è un panorama inconsueto, per non dire unico. Irripetibile? Beh, lo vedremo col passare degli anni…

Il lago formatosi vicino a Dražice
La protezione nella zona di Soboli
Il centro commemorativo di Podhum
La pista di Grobnico, zona est
I rifiuti del lago Čičava
Il lago che i locali chiamano Čičava
Il fiume che si è formato ai bordi dell’autostrada
Un fiume nuovo che scorre accanto all’autostrada

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