Le minoranze vittime collaterali delle tensioni

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Le minoranze vittime collaterali delle tensioni

Il sostegno alla relazione del primo ministro è arrivato dal gruppo parlamentare delle minoranze nazionali. Il deputato della CNI Furio Radin, nel suo intervento, ha posto l’accento sull’escalation degli attacchi verbali e non soltanto tali nei confronti di coloro che vengono considerati diversi.

Una minoranza di estremisti
Siamo di fronte a “una minoranza di estremisti che ha i propri mecenati, ovvero assistenti in varie istituzioni, e il cui obiettivo è destabilizzare il governo e il Paese”, ha avvertito Radin, osservando che le minoranze nazionali sono vittime collaterali del clima che si è venuto a creare e che il governo dovrebbe essere più deciso nei confronti di questi gruppi. “Dobbiamo essere più determinati quando avvengono fatti come quelli verificatisi di recente nei confronti dei parlamentari, oppure quando le minoranze e i loro deputati sono esposti alla violenza verbale nel mondo virtuale, ma anche in quello reale”, ha sottolineato l’On. Furio Radin. Il vicepresidente del Sabor ha confermato che i parlamentari dei gruppi etnici rimangono a far parte della maggioranza, sostengono il governo e auspicano che l’Esecutivo guidato da Andrej Plenković riesca a reggere fino alla conclusione naturale della legislatura.

Difendere i valori democratici
Anche il deputato della minoranza serba, Milorad Pupovac (SDSS), ha invitato a non prendere sotto gamba il clima attuale e ad affrontare seriamente “le forze che cercano di prendere il controllo dell’opinione pubblica, mettendo alla berlina le persone soltanto perché sono di diversa nazionalità o la pensano in maniera differente da loro”. Pupovac ha ribadito che il gruppo parlamentare dell’SDSS si unisce a tutti coloro che hanno a cuore i valori democratici – tolleranza, pluralismo e protezione delle minoranze – e si battono per difenderli. Il deputato della minoranza serba ha infine rilevato che la Croazia ha bisogno di avere le migliori relazioni possibili con i Paesi vicini e, se queste non ci sono, deve cercare di fare in modo che i rapporti siano meno negativi.

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