L’aeroporto sfonda quota 170mila passeggeri

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L’aeroporto sfonda quota 170mila passeggeri

È tempo di grandi festeggiamenti all’aeroporto di Fiume. Nella giornata di ieri è stata infatti sfondata quota 170mila passeggeri, il che rappresenta il nuovo record dello scalo quarnerino, che supera così i 169.250 del 2006, che resisteva finora come l’annata migliore in assoluto per ciò che riguarda i dati del traffico aereo. L’onore di entrare nella storia è toccato a Marija Perčinić, residente a Bagnolo d’Arbe (Banjol), ma originaria di Osijek, pronta a imbarcarsi sul volo di linea diretto a Stoccarda. Prima di effettuare il check-in, in suo onore è stata organizzata una speciale cerimonia in cui a premiarla sono stati il direttore dello scalo Tomislav Palalić, la direttrice dell’Ente turistico del Quarnero, Irena Peršić Živadinov, nonché il presidente e il vicepresidente della Regione Zlatko Komadina e Marko Boras Mandić. Dal canto suo, la fortunata passeggera è rimasta spiazzata dall’insolita presenza di giornalisti e telecamere.

“È veramente una bella sorpresa – sorride accompagnata da suo marito Dragan –. A Stoccarda abitano i nostri figli e stiamo andando a trovarli. Questo è un risultato molto importante non solo per l’aeroporto, ma anche per una Regione a forte vocazione turistica come la nostra. Guarda caso lavoro proprio nel settore del turismo e conosco bene l’importanza dei collegamenti”.

Tomislav Palalić gongola
Per quanto riguarda i risultati, la prima cosa che salta all’occhio è che il terminal vegliota ha chiuso tutti i mesi dell’anno corrente con il record di passeggeri, toccando il picco nei mesi di luglio e a agosto, chiusi entrambi con oltre 40mila tra arrivi e partenze. A contribuire a questi numeri sono soprattutto le nuove linee introdotte quest’anno, ovvero Francoforte (con la compagnia aerea Condor), Eindhoven (Transavia), Berlino (Laudamotion) e i charter per Parigi (Enter Air), oltre che l’estensione a tutto l’anno del collegamento con Colonia (Eurowings).
“Siamo davvero felici di avere fatto volare così tante persone da e verso il Quarnero – gongola il direttore Palalić –. Il nuovo record è il segno tangibile di come attraverso una programmazione oculata, un impegno costante e collaborazioni commerciali solide, si possano conseguire ottimi risultati non soltanto sul piano dei passeggeri trasportati, ma anche e soprattutto su quello del potenziamento dei collegamenti e delle destinazioni raggiunte. Siamo certi che nel 2019 faremo segnare un’ulteriore crescita, magari superando quota 200mila, grazie alle nuove rotte che verranno introdotte e alle compagnie che in questi mesi stanno manifestando il proprio interesse a volare sul Quarnero”.
Un risultato che premia anche gli sforzi della Regione, dell’Ente nazionale per il turismo, ma anche di quelli locali, che sono il frutto di importanti investimenti che ogni anno vengono fatti nello scalo, in particolare sotto il profilo del marketing.

Trattamento iniquo
“Il legame con lo scalo è per noi un punto di grande forza che si è consolidato nel corso degli anni e siamo davvero felici dei risultati raggiunti. Ci auguriamo di potere crescere ancora di più in futuro, incrementando i flussi turistici e l’indotto generato dai viaggiatori in transito”, ha invece sottolineato il vicepresidente della Regione Marko Boras Mandić, che poi ha voluto lanciare un chiaro messaggio al governo.
“Bisogna però guardare anche l’altra faccia della medaglia. Nel 2006 il numero di passeggeri ammontava a 169mila, ma da lì iniziò un lento declino che nel 2012 portò lo scalo sull’orlo del fallimento. Noi in qualità di Regione abbiamo fatto il possibile per scongiurare tale scenario, ma in questo non avevamo potuto contare sul sostegno del socio di maggioranza del terminal, lo Stato, che tutt’oggi continua a riservarci un trattamento iniquo. A questo proposito c’è un dato emblematico: tutte gli aeroporti costieri croati, ovvero Pola, Zara, Spalato e Ragusa (Dubrovnik), hanno 600mila sedili sovvenzionati, ma di questi soltanto 5mila ricadono su Fiume. Se in tutti questi anni l’aeroscalo di Veglia avesse avuto lo stesso trattamento di altre città, ora non saremmo qui a celebrare 170mila, ma piuttosto mezzo milione di passeggeri”, ha concluso il
vicepresidente Boras Mandić.

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