L’UE elogia la Croazia. Superati gli squilibri

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L’UE elogia la Croazia. Superati gli squilibri

ZAGABRIA | Ci sono voluti cinque anni, ma la Croazia c’è l’ha fatta. Il Paese si è lasciato alle spalle la Procedura per gli squilibri macroeconomici alla quale era stato sottoposto dall’Unione europea nel 2014. La Commissione europea ha confermato ieri i passi avanti compiuti da Zagabria nell’attuazione delle riforme strutturali. Stando a quanto riportato nel Rapporto annuale attinente alla Croazia (una relazione stilata nell’ambito del Semestre europeo 2019), la Commissione ha rilevato che rispetto a un anno fa, sono stati notati progressi nella sfera di tutte e quattro le raccomandazioni fornite al Paese.

La notizia è stata accolta con soddisfazione dal primo ministro Andrej Plenković. “L’uscita dalla Procedura per gli squilibri macroeconomici rappresenta una notizia di estrema importanza per la stabilità e per l’ulteriore rafforzamento dell’economia croata. Una circostanza che contribuirà a far crescere la fiducia degli investitori nei nostri confronti”, ha dichiarato il capo del governo. “In seguito alla decisione assunta dalla Commissione europea la Croazia si è vista promuovere nel circolo dei Paesi membri dell’UE che possono vantare un’economia stabile. Mi riferisco a Paesi quali Germania, Irlanda, Francia, Olanda, Romania, Spagna, Portogallo, Svezia e Bulgaria”, ha puntualizzato il premier croato.
Bruxelles ha elogiato Zagabria per il modo nel quale ha amministrato le finanze pubbliche. Una gestione accorta che nel 2017 ha consentito al Paese di uscire dalla pluriennale Procedura per i disavanzi eccessivi (PDE) alla quale l’aveva sottoposta l’UE, di veder lievitare il PIL e migliorare le valutazioni espresse nei suoi confronti dalla principali agenzie di rating. Nel Rapporto presentato dalla Commissione europea risulta che la crescita economica della Croazia si è basata sull’aumento della domanda interna e sui consumi al dettaglio. Un ruolo significativo lo ha avuto anche il dinamismo degli investimenti privati. Da un canto quest’ultimi sono stati favoriti dalle condizioni di finanziamento convenienti, ma ha contribuito anche dal ridimensionamento delle incertezze legate alle sorti del processo di ristrutturazione dell’Agrokor.
I Banski dvori hanno espresso soddisfazione per l’apprezzamento dimostrato da Bruxelles per gli sforzi profusi da Zagabria al fine di far quadrare il Bilancio pubblico e riformare il sistema pensionistico. “Sono stati evidenziati pure i progressi compiuti sul fronte delle riforme dell’amministrazione pubblica, nella gestione delle imprese statali, nel computo degli stipendi del settore pubblico, della riforma del sistema scolastico, nella semplificazione amministrativo-burocratica e sul fronte dell’efficienza del sistema giudiziario”, si legge nella nota diramata ieri dal governo. Il governo ha sottolineato che il segnale giunto da Bruxelles va inteso come un incentivo a proseguire il percorso intrapreso, anche nell’ottica dell’adesione della Croazia ai Meccanismo di cambio (AEC II), ossia per l’introduzione dell’euro.
Il proseguo della crescita dell’economia croata è stato confermato pure dall’Istituto statale di statistica (DZS). Stando ai pronostici espressi ieri dal DZS nel quarto trimestre dell’anno scorso il PIL croato è lievitato del 2,3 p.c. rispetto allo stesso periodo del 2017. Il trend positivo si mantiene da 18 trimestri consecutivi. Tuttavia, questa volta la crescita è risultata inferiore rispetto a quella registrata nel quadrimestre precedente (+2,8 p.c.) e anche a quelle che erano le aspettative (2,6 p.c.). Nonostante ciò, il tasso di crescita dell’economia croata nel 2018 (+2,6 p.c., mentre nel 2017 era stata del 2,9 p.c.) si è mantenuto al di sopra della media europea. Stando agli analisti economici nel 2019 la crescita del PIL dovrebbe attestarsi attorno al 2,4 p.c. La flessione delle esportazioni potrebbe essere dovuta alla recessione tecnica che ha colpito l’Italia e all’affanno nel quale pare versare attualmente l’economia tedesca. Roma e Berlino, si ricorda, sono i due principali partner economici e commerciali di Zagabria.

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