Ivica Todorić difeso ora dalla moglie di Tony Blair

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Ivica Todorić difeso ora dalla moglie di Tony Blair

LONDRA | Ivica Todorić rimarrà a Londra, o per lo meno sulle sponde del Tamigi, fino al 15 ottobre prossimo, data fissata ieri dall’Alta Corte londinese per consentire al tycoon e alla sua difesa di raccogliere ulteriori prove. L’avvocato dell’imprenditore croato, James Hines, ha chiesto al giudice ulteriori 28 giorni di tempo prima di arrivare al verdetto finale, annunciando di avere nuovi documenti a sostegno della tesi del proprio assistito. Il giudice ha approvato la richiesta e fissato una nuova udienza nella settimana a partire dal 15 ottobre.

Presentate nuove prove

A quest’udienza la difesa avrà un’ora di tempo per presentare le nuove prove. Il magistrato ha sottolineato esplicitamente che i documenti che verranno esibiti dovranno riferirsi a fatti realmente nuovi e non ridursi a una mera riformulazione di quelli vecchi.
Ma ad attirare l’attenzione dei media è stata Cherie Blair, moglie dell’ex primo ministro inglese Tony Blair, la quale insieme a Hines rappresenta il nuovo tema legale di Todorić, oltre all’accoppiata croata Čedo Prodanović e Jadranka Sloković.

Fare luce sulla situazione croata

Uscendo dal Tribunale, Cherie Blair ha dichiarato brevemente che “questo caso tra un mese ritornerà nuovamente davanti al giudice, il tempo necessario per fare luce su ciò che sta accadendo in Croazia”. Il suo collega Hines, l’unico ad avere parlato durante l’udienza di ieri, ha menzionato nel suo intervento le dichiarazioni rilasciate all’USKOK dai protagonisti della vicenda Hotmail, ribaderndo che i difensori dell’ex titolare dell’Agrokor riusciranno a dimostrare l’influenza avuta dalla politica croata nelle indagini che vedono coinvolto il suo assistito. “Sono dell’avviso che oggi siamo in una posizione migliore rispetto al passato”, ha dichiarato l’avvocato Hines.

Vittoria contro la corruzione

Il fondatore dell’Agrokor non ha potuto nascondere la propria soddisfazione per la disponibilità del giudice londinese ad accogliere l’istanza presentata dalla difesa. “Vorrei ancora una volta ringraziare la Corte inglese per aver preso, direi, le giuste decisione”, ha dichiarato Ivica Todorić, sottolineando di aver ottenuto più tempo per continuare quella che ha definito la sua battaglia per la verità. “Ringrazio tutti per questa vittoria – ha proseguito l’ex proprietario dell’Agrokor –. Ma questa non è soltanto una mia vittoria, ma di tutti coloro che combattono contro la corruzione in Croazia. Tengo a ringraziare tutte queste persone perché insieme riusciremo a portare a galla tutto ciò che non funziona in Croazia e nelle regione”.

Scalpore a Zagabria

Ricordiamo che il 24 luglio scorso la giudice Emma Arbuthnot aveva rigettato tutte le motivazioni dell’imprenditore dando luce verde alla sua estradizione. Per la giornata di ieri era stata fissata l’udienza definitiva, con la quale avrebbe dovuto concludersi il procedimento londinese. Ma alla fine non è stato deciso nulla. A quanto pare l’asso nella manica di Todorić ha funzionato e il tutto è stato rimandato al mese prossimo.
In Croazia la notizia del rinvio della decisione sull’estradizione dell’ex titolare dell’Agrokor ha suscitato grande scalpore. Si è detto deluso anche il ministro dell’Amministrazione, Lovro Kuščević, che ha espresso rammarico per la mancata estradizione, in quanto – ha affermato – “credo nei Tribunali croati e credo che Todorić abbia la possibilità di difendersi al cospetto del Tribunali croati nel pieno rispetto delle regole e della legge”.

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