Il messaggio di Capodanno del premier croato Andrej Plenković

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Il messaggio di Capodanno del premier croato Andrej Plenković
Il primo ministro Andrej Plenković / Foto di Boris Scitar/Vecernji list/PIXSELL

“Il 2022 è stato difficile e impegnativo. Pochi avrebbero potuto prevedere la guerra in Europa e la brutale aggressione russa contro l’Ucraina. La Croazia, che a sua volta è stata vittima di un’aggressione, è stata dalla parte del popolo ucraino amichevole fin dal primo giorno”, ha rilevato il primo ministro Andrej Plenković all’inizio del messaggio di Capodanno rivolto oggi ai croati in Patria e alla diaspora. “Dopo la pandemia e il terremoto – ha proseguito il premier –, abbiamo dovuto affrontare la crisi energetica e l’inflazione record. Ma abbiamo trovato una soluzione per tutelare i cittadini e l’economia. Attraverso tre pacchetti di misure, abbiamo mitigato l’aumento dei prezzi dell’energia e preservato la coesione sociale attraverso misure di solidarietà. Ci prendiamo cura in particolare dei nostri pensionati, delle persone con disabilità, dei disoccupati e dei veterani croati e di tutti coloro che sono più vulnerabili”.

Crescita economica

“Grazie ai provvedimenti del governo  – ancora Plenković –, oltre che al contributo di tutti i dipendenti e imprenditori, chiuderemo quest’anno con una crescita di circa il sei per cento. Inoltre, abbiamo raggiunto un numero record di dipendenti e una disoccupazione mai inferiore, con un aumento significativo di salari, pensioni e prestazioni sociali”. “Ricorderemo l’anno alla fine come un anno in cui abbiamo raggiunto gli obiettivi strategici per i quali noi come nazione ci siamo battuti per molto tempo. Abbiamo aperto il Ponte di Sabbioncello (Pelješac), un progetto tutto croato di orgoglio e unità, che collegava l’estremo sud con il resto del Paese, e abbiamo anche integrato la Baranja nella rete autostradale croata”, ha notato il premier.

Schengen ed Eurolandia

“Stasera a mezzanotte – ha notato – la Croazia entrerà a far parte dell’area Schengen e dell’area dell’euro. Stiamo diventando uguali a 420 milioni di europei che hanno la possibilità di muoversi liberamente attraverso le frontiere, e con l’introduzione dell’euro saremo economicamente più protetti dalle crisi future. Questo, nelle attuali circostanze geopolitiche, è più importante che mai. Tre decenni fa, la Croazia non era riconosciuta a livello internazionale, e stasera si unisce alla ristretta cerchia di 15 Paesi che sono contemporaneamente membri della NATO, dell’Unione Europea, dell’Area Schengen e dell’Eurozona”.

I piani per il 2023

“Nel prossimo anno la nostra priorità sarà accelerare la ricostruzione delle zone colpite dal sisma. Continueremo a intraprendere una serie di misure per il rilancio demografico, perché si tratta della sopravvivenza del popolo croato”, ha rilevato il capo del governo. “Compiremo ulteriori sforzi nella sfera della transizione verde e digitale – ha aggiunto Plenković –, perché vogliamo che la Croazia sia più indipendente dal punto di vista energetico, economicamente resiliente e climaticamente neutra, tutto per preservare il nostro ambiente, le risorse naturali e le generazioni future”.

Pronti ad affrontare le sfide

“Anche se non sappiamo quali sorprese ci riserverà il nuovo anno, il Governo sarà pronto a tutte le sfide, come prima. Proteggeremo ogni cittadino croato, saremo un solido sostegno per l’economia e continueremo a guidare la Croazia verso il miglioramento e lo sviluppo”, ha concluso Plenković esprimendo i propri auguri di felicità e successo nell’anno nuovi ai cittadini.

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