Firmata alla Farnesina a Roma la Convenzione tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Unione Italiana e l’Università Popolare di Trieste per il 2018

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Firmata alla Farnesina a Roma la Convenzione tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Unione Italiana e l’Università Popolare di Trieste per il 2018

Firmata questa mattina a Roma, presso la Farnesina, la Convenzione annuale tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Unione Italiana e l’Università Popolare di Trieste per il finanziamento dei progetti e delle iniziative della Legge 73/01 per la Comunità Nazionale Italiana in Slovenia e Croazia per il 2018, indicati dall’Unione Italiana d’intesa con il MAECI e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ai sensi delle modifiche legislative introdotte nel 2017.
La Convenzione è stata firmata dal Direttore Generale della Direzione per l’Unione Europea, Min. Plen. Giuseppe Maria Buccino Grimaldi, in rappresentanza del MAECI, dal Presidente e dal Presidente della Giunta Esecutiva, Maurizio Tremul, rispettivamente Marin Corva, in rappresentanza dell’Unione Italiana e dalla Presidente Maria Cristina Benussi, in rappresentanza dell’Università Popolare di Trieste. Alla firma erano presenti il Presidente del Comitato di Coordinamento per le attività in favore della Minoranza Italiana in Slovenia e Croazia, Min. Plen. Francesco Saverio De Luigi, il Revisore dei Conti del MAECI, Amb. Massimo Spinetti, l’Ufficiale Rogante Anna Maria Giallatini e il Direttore Generale dell’UPT, Fabrizio Somma.
La Convenzione stanzia l’importo di € 3.388.250,00, per la realizzazione del Piano e Programma di lavoro dell’UI nel campo scolastico, universitario, culturale, artistico, socio-economico, della formazione, dei media e dell’informazione, delle attività delle Comunità degli Italiani, delle Istituzioni della CNI, delle borse studio per i giovani e altro ancora (http://unione-italiana.eu/Backup/documents/2010-2014/LII-GE_Capodistria_25.7.2018/535_Piano_UI_2018_I_Assest_Con_LII_GE.pdf), di cui Euro 1.096.223,00 di competenza dell’UI e Euro 2.292.027,00 di competenza dell’UPT. Si tratta di un atto fondamentale, affermano i Presidenti dell’UI, Maurizio Tremul e Marin Corva, per poter assicurare le risorse necessarie alla CNI per proseguire nell’opera di mantenimento e sviluppo della cultura, della lingua e dell’identità italiana sul territorio del suo insediamento storico.
L’impegno dell’UI, hanno rilevato i Presidenti Tremul e Corva a margine della firma della Convenzione, è ora quello di individuare tutte le modalità giuridiche, normative e operative perseguibili e applicabili affinché si possano erogare nel più breve tempo possibile le risorse urgenti e indispensabili alle Comunità degli Italiani, anzitutto, per assicurarne il normale e corretto funzionamento. Per il prossimo anno l’UI prodigherà ogni sforzo, a tutti i livelli, affinché l’incresciosa e insostenibile situazione venutasi a creare quest’anno con il mancato finanziamento del Fondo di Promozione per le Comunità degli Italiani, nella quota del 50%, da parte della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia per il tramite dell’UPT in forza del Bando emesso dall’Ente Morale triestino, non abbia più a ripetersi.
Nel corso del colloquio con i rappresentanti della D.G.EU del MAECI, in calce alla firma della Convenzione, i rappresenti dell’Unione Italiana hanno sottolineato l’urgenza che nella finanziaria per il 2019 dello Stato italiano sia inserito il rifinanziamento, per il triennio 2019-2021, della Legge 72/01 “Interventi a tutela del patrimonio storico e culturale delle comunità degli esuli italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia” e della Legge 73/01 “Interventi a favore della minoranza italiana in Slovenia e in Croazia”. In relazione alla Legge 73/01, i Presidenti dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul e Marin Corva, nell’esprimere gratitudine per il sostegno costante che l’Italia assicura alla CNI in Croazia e Slovenia, hanno auspicato che l’impegno finanziario possa essere aumentato alla luce dell’incremento qualitativo e quantitativo delle attività più ampiamente culturali realizzate dalla Comunità, delle nuove progettualità in campo socio-economico, con particolare attenzione all’imprenditoria giovanile e dei molteplici interventi pianificati in campo scolastico, educativo e della formazione.

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