Elezioni UI, tempi stretti

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Elezioni UI, tempi stretti
Maurizio Tremul. Foto Ivor Hreljanović

L’ideale sarebbe stato votare a maggio, per evitare il periodo in cui molti saranno ormai in ferie. Purtroppo “non è stato possibile”, spiega il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul che – come annunciato qualche giorno fa – ieri, a sessanta giorni esatti dallo scadere di questo mandato, ha indetto le elezioni 2022, compito che da Statuto è una sua prerogativa, come pure la definizione dello scadenzario elettorale.
L’election day in casa UI è stato fissato per domenica 26 giugno. In questa giornata, i connazionali di Croazia e Slovenia si recheranno alle urne per scegliere i nuovi consiglieri dell’Assemblea dell’Unione Italiana, della Consulta dell’UI di Capodistria e i presidenti che nei prossimi quattro anni guideranno la massima organizzazione rappresentativa della Comunità Nazionale Italiana.
Certo, si poteva anticipare il tutto, ammette Tremul. Nel 2018 eravamo il 7 maggio. Ma questa volta il presidente dell’Unione Italiana ha avuto in un certo senso le mani legate. Ha dovuto attendere che si esaurisse il processo di approvazione del nuovo Statuto del’UI, che alla fine si è concluso poi con un nulla di fatto, ma che per buona parte di questo mese ha assorbito in modo intenso l’attenzione dell’Assemblea – ne ha discusso il 5, 10 e 17 maggio a Cittanova –, condizionando i tempi.
“Lo Statuto è chiaro, dice che le elezioni vanno indette sessanta giorni prima dello scadere del mandato. Se fosse stato scritto ‘entro’ questo termine, si poteva procedere diversamente”. L’auspicio è che la prossima Assemblea “apporti migliorie allo Statuto e consenta una maggiore elasticità nell’indizione delle elezioni”, ha commentato il presidente dell’UI.

La data più gettonata

Questa volta, il tutto non si è consumato in sede di Assemblea, come avveniva in passato. Invece, le cose si sono evolute diversamente e il presidente dell’Unione Italiana ha annunciato la “chiamata alle urne” da Palazzo Modello, dalla sede della Comunità degli Italiani di Fiume e dell’UI, nel corso di una conferenza stampa. Ora spetta alla Giunta esecutiva, provvedere all’individuazione dei membri della Commissione elettorale centrale e del Comitato generale di controllo delle elezioni. Sarà quindi compito dell’Assemblea provvedere alla nomina dei due organismi preposti all’organizzazione e alla verifica della regolarità del voto. Dunque, i consiglieri dovrebbero tornare a riunirsi prossimamente.
In quanto alle date, sul tavolo c’erano tre possibili ipotesi: il 19 giugno, il 26 giugno e il 3 luglio. Oltre a discuterne con il presidente della Giunta esecutiva e condiversi consiglieri, la settimana scorsa a Cittanova, per la prima volta nella sua scelta il presidente dell’UI ha voluto coinvolgere la base. Un mini-sondaggio al quale ha risposto la stragrande maggioranza delle Comunità degli Italiani, che saranno poi quelle che fisicamente organizzeranno le elezioni. Dopo un giro di consultazioni con le Comunità, è emerso che la data più consona e più gettonata era quella del 26 giugno.
”Mi rendo conto che non è ottimale, sono cosciente che alcuni tempi sono un po’ stretti – ha ammesso Maurizio Tremul –, soprattutto si riducono di poco quelli per la raccolta delle firme di sostegno delle candidature, ma questo non dovrebbe essere un problema, considerato che a chi si candida come consigliere dell’Assemblea bastano 10 firme, mentre per il presidente dell’Unione Italiana e il presidente della Giunta esecutiva dell’UI ce ne vogliono 100, di cui 20 in Slovenia e 80 in Croazia. In compenso, la campagna elettorale avrà la medesima durata delle volte precedenti”. Nel frattempo, dovrebbero essere già stati pubblicati i documenti e i relativi formulari.

L’attuale Statuto è in regola

Nel corso del dibattito sulla bozza di nuovo Statuto dell’UI, era stato più volte evidenziato che la questione dell’OIB, il codice anagrafico o identificativo personale, richiesto come requisito per l’iscrizione negli elenchi elettorali potrebbe trasformarsi in un impedimento per tutti coloro che non ce l’hanno. Potrà effettivamente diventare un problema, un ostacolo? Maurizio Tremul lo esclude. Si tratta di un aspetto tecnico, “che ha un’importanza relativa, perché l’operato dell’Unione Italiana è tutelato da trattati internazionali che hanno una valenza superiore di una legge ordinaria dello Stato”. In altre parole, il presidente dell’UI non lo vede come “ostativo per lo svolgimento delle elezioni”.
Ad ogni modo, come ha ribadito anche ieri, rispetto anche alle voci circolate nei giorni precedenti (si vedano anche le dichiarazioni fatte a Cittanova, ad esempio dal presidente del Comitato per lo Statuto e il Regolamento), l’attuale Statuto dell’UI è regolarmente approvato e registrato, “è perfettamente in regola con la normativa” in vigore, ossia la legge sulle associazioni del 2014 e le successive modifiche e integrazioni del 2019.

Campagna di sensibilizzazione

Vista la scarsa affluenza della precedente tornata, l’UI intraprenderà delle iniziative tese a sensibilizzare i connazionali sull’importanza del voto e sulla necessità di partecipare ai processi democratici? “Certo, faremo una campagna in tal senso, come abbiamo fatto con il censimento 2021 in Croazia. Nel 2014, otto anni fa, avevamo trasmesso ai nostri soci l’invito al voto. Nel 2018 non abbiamo potuto procedere in questa direzione perché è subentrato il Regolamento generale sulla protezione dei dati. Confido però che l’elezione diretta dei presidenti porti a una maggiore informazione e adesione”.

Campagna elettorale trasparente

Il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, ha chiuso l’incontro sollecitando i connazionali a candidarsi, a essere il più possibile attivi, e ha invitato i candidati a condurre “una campagna elettorale aperta, trasparente, dialogante”, in cui si possa, nella pluralità delle idee e delle posizioni, avere un “dialogo armonico tra tutti” con l’obiettivo di perseguire gli interessi della Comunità Nazionale Italiana nel suo complesso.
Doverosi ringraziamenti
Ha ringraziato per il lavoro svolto l’Assemblea dell’UI. “Mi fa piacere che ci sia stata tanta vivacità, nonostante tutte le difficoltà. È un bene che esistano idee e propositi anche diversi – ha aggiunto –. Mi ha ricordato i dibattiti che si svolgevano nei primi mandati”.
Riconoscimento doveroso anche alla Giunta esecutiva, per l’impegno e i risultati ottenuti in una situazione complessa che ha visto tanti impedimenti e l’isolamento sociale causa dell’epidemia da Covid-19, e ai servizi amministrativi dell’UI a Fiume e Capodistria. E ha finito il suo intervento con un “in bocca al lupo a chi si candida”.

 

Tremul non si sbilancia sulla candidatura

Intende ricandidarsi per un altro mandato? “Sono qui in veste istituzionale di presidente del’Unione Italiana – ha precisato Maurizio Tremul –, ho convocato questa conferenza stampa per presentare lo scadenzario elettorale e, sinceramente, non mi sembra opportuno in questo momento e in questa sede rispondere alla domanda, che beninteso è assolutamente legittima”.

E se ieri il presidente uscente dell’UI Maurizio Tremul non ha voluto sbilanciarsi, non almeno in via ufficiale, potrebbe sciogliere l’interrogativo nei prossimi giorni. Per molti la sua discesa in campo è quasi scontata, come del resto anche quella dell’attuale presidente della Giunta esecutiva, Marin Corva.

Con ci si dovranno confrontare? Intanto sui social ha in un certo senso annunciato, o meglio non ha escluso l’opzione candidatura, scrivendo su Facebook di avere un programma già pronto, Sandro Damiani, che quattro anni fa aveva sfidato Marin Corva per la presidenza della Giunta.

 

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