Caso Horvatinčić, annullata la sentenza di assoluzione

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Caso Horvatinčić, annullata la sentenza di assoluzione

La Corte d’appello del Tribunale regionale di Zara, presieduta dal giudice Hrvoje Visković, ha cassato la sentenza del Tribunale comunale di Sebenico che nell’ottobre scorso aveva assolto l’imprenditore Tomislav Horvatinčić per la morte dei coniugi Salpietro. La barca a vela sulla quale si trovavano, lo ricordiamo, era stata speronata il 16 agosto 2011 nelle acque di Capocesto (Primošten) dal motoscafo di Horvatinčić. Condannato in prima istanza nel novembre del 2015, alla ripetizione del processo l’imprenditore era stato scagionato per una presunta “sincope vasovagale” che gli avrebbe fatto perdere i sensi nel momento cruciale, quello dell’incidente. Il magistrato zaratino ha dichiarato ieri che la sua collega Maja Šupe, la quale aveva presieduto la Corte del Tribunale sebenzano, “ha commesso gravi violazioni del Codice di procedura penale perché la motivazione della sentenza assolutoria era contradditoria, specialmente nel punto in cui aveva accettato la ‘sincope’ come valida giustificazione per l’incidente che aveva causato la morte dei coniugi Salpietro, sostenendo d’altra parte che il materiale probatorio non consentiva di decretarne la colpevolezza”. Il processo sarà pertanto ripetuto e Tomislav Horvatinčić dovrà ripresentarsi al Tribunale di Sebenico, però al cospetto di una nuova corte, che dovrà cercare di non ripetere gli errori di Maja Šupe, la quale, tra l’altro, aveva avuto parecchio da ridire sul modo in cui i media avevano affrontato la questione dell’assoluzione, giudicata scandalosa da tutti i mezzi d’informazione. La speranza è ora che il nuovo processo, oltre a rendere giustizia alla famiglia Salpietro, restituisca dignità e credibilità alla magistratura croata, che la giudice Maja Šupe aveva pericolosamente compromesso.

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