Atto di nascita: la nazionalità non si tocca

0
Atto di nascita: la nazionalità non si tocca

Praticamente tutti i dati iscritti nell’atto di nascita, inclusi il nome, il sesso e la cittadinanza, possono essere modificati. Una delle poche eccezioni è rappresentata dall’appartenenza nazionale del bambino dichiarata dai genitori. Motivando la presa di posizione, il Ministero spiega: “L’anagrafe può modificare soltanto i dati che incidono sullo status personale. I divieto di modifica interessa non soltanto la nazionalità, ma anche la residenza e la professione dei genitori”. Dal Ministero si precisa inoltre che l’atto di nascita non è un documento comprovante l’appartenenza nazionale in quanto, viene sottolineato, “questa non va provata con un documento, bensì dichiarata dal singolo”. Stando all’opinione del Difensore civico però, “il senso di appartenenza di una persona non deve necessariamente coincidere con la nazionalità dichiarata dai genitori al momento della nascita del bambino e quindi – si legge nel Rapporto – andrebbe prevista la possibilità di modificare il dato”.
Inoltre, nel Rapporto viene precisato che nella maggior parte dei casi per certificare l’appartenenza nazionale basta l’autodichiarazione, ma talvolta viene richiesto un documento. “Nella prassi si ricorre all’estratto dall’elenco elettorale, ma questo non può essere esibito dai minorenni, che potrebbero dunque presentare l’atto di nascita laddove vi sia iscritto il dato sull’appartenenza nazionale e ovviamente laddove questo coincida con il senso di appartenenza alla comunità indicata”, si legge nel Rapporto, nel quale Lora Vidović sottolinea infine: “In una società segnata dai pregiudizi nei confronti degli appartenenti alle minoranze un dato che non corrisponde al senso di appartenenza del singolo può rappresentare un fardello troppo gravoso perché venga imposto da terzi”.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display