Lo scalo di Capodistria si sente sotto assedio

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Lo scalo di Capodistria si sente sotto assedio

L’Europa dovrebbe avere una politica unitaria nei confronti della Cina. Lo ha affermato il ministro degli Esteri sloveno, Miro Cerar, rispondendo a un’interpellanza durante la riunione della Commissione esteri della Camera di Stato. Quale esempio di mancata unità ha citato l’Italia che si è associata alla Via della Seta sponsorizzata da Pechino. La scelta operata dal governo di Roma, che contempla anche investimenti cinesi nei porti italiani, potrebbe minacciare lo scalo di Capodistria, ha avvertito Miro Cerar. In questo contesto – ha aggiunto il capo della diplomazia – acquista ancora maggiore importanza il progetto legato alla linea ferroviaria Capodistria-Divaccia, che rappresenta l’investimento infrastrutturale di più ampio respiro in Slovenia. Grazie a questa ferrovia lo scalo capodistriano dovrebbe mantenere e anzi rafforzare la sua competitività nell’ambito dei porti dell’Alto Adriatico. L’allarme lanciato da Cerar è un segno dell’attenzione con la quale Lubiana segue gli sforzi degli scali di Trieste e Fiume per attirare potenziali investitori e quindi anche l’attivismo cinese in tal senso.

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