Attivo consultivo delle CI: predisposto l’assestamento

L'Unione Italiana rivede il bilancio 2019 dopo l'esito del bando per i fondi FVG

0
Attivo consultivo delle CI: predisposto l’assestamento

Quasi quadruplicati, rispetto allo scorso anno, i finanziamenti della Regione Friuli Venezia Giulia alle attività dell’Unione Italiana e delle sue istituzioni, come Centro di ricerche storiche di Rovigno e Casa editrice Edit di Fiume. L’esito del bando gestito dall’Università Popolare di Trieste parla di circa 375mila euro per iniziative inserite nel Programma di lavoro e Piano finanziario 2019 dell’UI, approvato dall’Assemblea. Ne mancano 130mila. Pertanto, è stato necessario trovare la cifra per chiudere il conto. Una proposta di assestamento è già sul tavolo, è stata predisposta dalla Giunta esecutiva e discussa ieri l’altro anche insieme con l’Università Popolare di Trieste, ma va ancora limata prima di essere resa pubblica. Comunque, il materiale predisposto è stato anticipato a voce ai presidenti delle Comunità degli Italiani, che si sono incontrati ieri sera a Pisino per una riunione straordinaria del loro Attivo consultivo. In primo piano, dunque, l’esito del concorso FVG e l’assestamento del Piano UI.

Risorse da recuperare

L’operazione, come ha spiegato il presidente dell’Esecutivo, Marin Corva, necessaria non solo per i mezzi FVG, ma anche per quelli del Consiglio delle minoranze nazionali della Repubblica di Croazia e della Regione istriana, ha comportato una serie di ritocchi e travasi, di risparmi, di modifiche o rinunce, che comunque non vanno a intaccare nelle basi la programmazione, salvo alcune iniziative – tra cui le attività giovanili – che non sono state “comprese” e dunque cassate dalla Commissione dell’UPT che ha vagliato le candidature. Nella manovra finanziaria dell’UI, è stata applicata la logica adottata a maggio a Gallesano. In pratica le Comunità degli Italiani che hanno ottenuto i contributi dall’FVG – Pola e Draga di Moschiena –, o le istituzioni che si sono viste stanziare cifre maggiori di quelle richieste (tra cui il CRS), riceveranno di meno dal bilancio UI. Viceversa, l’Unione andrà a recuperare al suo interno o facendo affidamento alle ridestinazioni i mezzi per sostenere i progetti non approvati all’UPT, come gli abbonamenti digitali alle testate Edit (che hanno subito la maggiore decurtazione), l’incubatore d’impresa giovanile di Santa Lucia e altri. Assicurati i contributi per gli affitti delle CI, con un fondo di riserva però diminuito e quindi con minori spazi di manovra per interventi di emergenza.
​Introdotto da un cenno di saluto della presidente della CI ospitante, Nensi Rabar Batovac, ai lavori hanno partecipato anche il presidente dell’UI, Maurizio Tremul, e la giuntina Debora Moscarda, responsabile del Settore Attività giovanili dell’Esecutivo UI. In fase di dibattito, si è cercato di riflettere sull’inserimento nei piani UI della CI del Montenegro (50.000 euro), come richiesto a Trieste; in futuro la posizione del sodalizio andrà regolata nella riscrittura dello Statuto UI e da parte sua ha espresso già volontà di associazione. Andranno poi chiariti quali siano i criteri con i quali sono stati scelti i progetti, ma pure quali siano i soggetti rappresentativi del Gruppo nazionale italiano nell’ex Jugoslavia.

Ribadita l’unità

Corva ha valutato l’esito del bando come positivo per l’aumento delle somme, dall’altra parte negativo, perché oltre alla bocciatura di alcune proposte, ha dimostrato che la Commissione UPT non ha tenuto conto della rappresentatività e non ha colto la portata di determinate proposte. “Sono orgoglioso perché abbiamo dimostrato di essere uniti. Infatti, sono state pochissime le istituzioni che si sono candidate, soltanto due Comunità degli Italiani, altri enti della CNI l’hanno fatto in accordo con noi, tutti gli altri che si sono presentati al concorso non fanno parte del mondo Unione”, ha ribadito il capo dell’Esecutivo all’Attivo di Pisino. Tremul si è dichiarato soddisfatto “per le adesioni o meglio le non adesioni al bando”. Sono state sostanzialmente rispettate le decisioni del 20 maggio a Gallesano. Un’unità che è “un nostro punto di forza, sul quale dobbiamo insistere”, ha concluso Tremul. L’importante ora è definire la versione concordata o se si vuole armonizzata del Programma di lavoro e Piano finanziario e arrivare alla firma delle convenzioni annuali a fine luglio. Occhi puntati a lunedì prossimo, quando se ne parlerà in sede di Comitato di coordinamento per le attività a favore della CNI.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display