No alla delegittimazione dell’Unione Italiana

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No alla delegittimazione dell’Unione Italiana

FIUME | Avviare un rinnovamento graduale, coinvolgere i giovani, ritrovare lo spirito di comunità e l’identità, evitare ulteriori divisioni. È un po’ il senso della candidatura della Lista Uniti per l’Unione, che vede Maurizio Tremul correre per l’incarico di presidente dell’Unione Italiana e Marin Corva per quello di presidente della Giunta esecutiva dell’associazione. Per Tremul una gara solitaria e scontata, mentre Corva dovrà vedersela con Sandro Damiani. Si presentano insieme – le elezioni per le due funzioni sono però separate e i connazionali il prossimo 8 luglio si troveranno davanti due schede diverse – con un programma sintetizzato in undici punti, che ieri a Palazzo Modello hanno esposto ai mass media. Innanzitutto, ringraziamenti alla Comunità degli Italiani di Fiume, per l’ospitalità, e doverosi cenni di riconoscenza a Furio Radin, che lascia l’incarico di presidente dell’Unione Italiana.
La piattaforma parte dalla valorizzazione del contributo degli attivisti e dei presidenti delle Comunità, che sono il cuore pulsante della Comunità nazionale italiana in Croazia e Slovenia, per proseguire con la creazione di una Scuola (a tutti i gradi, dagli asili ai Dipartimenti di Italianistica) veramente d’eccellenza, il sostegno alle istituzioni (maggiori risorse e programmi di sviluppo), l’inclusione delle nuove generazioni nella vita e nell’attività della CNI (organizzando ad esempio corsi d’aggiornamento che possano offrire concreti sbocchi professionali, ideando progetti ed eventi per le varie fasce d’età…), la promozione di lingua e cultura italiana, nonché del patrimonio dialettale. Un aspetto importante riguarda l’economia e la creazione di posti di lavoro in lingua italiana, ma anche di un brand “made in CNI” che possa essere riconoscibile su un mercato italiano che non è fatto di 60 milioni di italiani, ma di ben 280 milioni di persone, tanti sono i connazionali all’estero.
Tra le linee guida, la creazione di una base strategica per l’attuazione dei diritti della CNI a tutti i livelli, monitoraggio costante sul rispetto di tali diritti, bilinguismo da estendere a tutto il territorio, miglioramento delle leggi esistenti, dialogo e contatti costanti con la Nazione Madre – con la quale intavolare un discorso che vada nella direzione di una revisione dell’impianto che finanzia la CNI, che allo stato attuale delle cose crea non poche difficoltà – e le altre realtà della CNI (come i Consigli regionali per la minoranza italiana e le Comunità autogestite della nazionalità italiana), promozione dello spirito europeo (multiculturalismo, cooperazione transfrontaliera e transnazionale, interculturalità…), collaborazione con gli esuli e ripresa del dialogo per una riforma complessiva e condivisa del nostro essere Comunità (rimettendo mano allo Statuto UI).
Si sono candidati e l’hanno fatto insieme nella consapevolezza di poter offrire un servizio per la CNI, dando al contempo continuità – sfruttando il bagaglio di esperienze, conoscenze e contatti di Tremul – e assicurando il domani attraverso il ricambio generazionale (Corva). “Damiani non rappresenta il futuro, ma il passato”, ha dichiarato il prossimo presidente UI, invitando i connazionali a votare Marin Corva, “la persona giusta al posto giusto”, che conosce a fondo il funzionamento del meccanismo UI e le dinamiche interne.
Corva ci tiene a ribadire che è attivo in ambito CNI da ormai trent’anni, che è addentro alla realtà comunitaria; ha ottenuto l’endorsement di una settantina di personalità importanti, ha intessuto relazioni ottime quasi con tutti – anche amicali, come dice lui stesso –, non appartiene ad alcun schieramento. Attaccamento alla CNI, competenze, decentramento, propositività e positività: questa la sua linea. Bando a sterili polemiche e ad attacchi strumentali, che “non fanno altro che allontanare i giovani”. Sulla possibile “convivenza” con il presidente, Corva ha puntualizzato che è certo che in tandem potranno funzionare bene, rispettando la ripartizione dei poteri: quelli politici saranno appannaggio di Tremul, le funzioni operative spetteranno esclusivamente al presidente dell’Esecutivo e alla sua squadra (che intende allargare).
Infine, l’appello ai connazionali a recarsi alle urne in maniera massiccia, perché “votare è un diritto e un dovere – sottolinea Corva – e, in fin dei conti, anche la dimostrazione della nostra forza”. “Certo, mi sarebbe piaciuto avere un controcandidato, magari di Pola o di Rovigno – dice Tremul –, che affrontasse insieme con me gli elettori, anche con il rischio di perdere. Perché questa è la democrazia, non lo stare comodi nei posti assicurati e gettare fango sugli altri”. Sul timore che sia in atto un tentativo di delegittimare e indebolire in partenza l’UI attraverso la bassa affluenza, la non adesione alle elezioni, il mancato inoltro degli elenchi elettorali, il presidente uscente della GE ha fatto notare che per nessun altro incarico viene mai sollevata tale questione. “Se non si è capita bene l’importanza di partecipare alle elezioni non si è compreso il senso della democrazia. Sono d’accordo che sia necessaria una riforma – ha aggiunto –, ma chi cerca di svuotare di competenze e di ruolo l’Unione Italiana non fa l’interesse dell’italianità in Croazia e Slovenia. Con quali scopi agisce e per conto di chi? Chi sono i portatori dei germogli di ulteriori divisioni, dopo che abbiamo superato i pericoli che si sono posti dinanzi a noi nel 1990, nel 1991 e 1992? Con quali finalità?”. Su determinati attacchi, infine, ha sollecitato gli “amici postfascisti e tutti coloro che marciano su presunte irregolarità per coprire l’incapacità di articolare degli obiettivi” di prendere atto di quella che è la realtà, ossia che i bilanci dell’UI sono a posto, come dimostrano le varie verifiche fatte da revisori giunti da Zagabria, Roma, Lubiana, Fiume.

Oggi comizi a Verteneglio e Villanova

Da rilevare che ieri pomeriggio Maurizio Tremul e Marin Corva hanno incontrato gli elettori nelle Comunità degli Italiani di Abbazia, Laurana e Draga di Moschiena. Oggi invece i candidati della lista Uniti per l’Unione terranno i loro incontri elettorali nelle sedi dei sodalizi di Verteneglio e Villanova.

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