Italianistica: tanti i temi d’interesse

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Italianistica: tanti i temi d’interesse

FIUME | Prosegue oggi a Fiume il primo modulo della sesta edizione del Corso d’aggiornamento “L’Italianistica contemporanea: lingua, comunicazione e cultura italiana”, promosso dal Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Lettere e Filosofia del capoluogo quarnerino. Il secondo modulo invece, rivolto in primo luogo agli insegnanti di discipline umanistiche e scientifiche delle scuole italiane, ma anche a tutti gli insegnanti ed educatori che nel loro processo didattico utilizzano la lingua italiana e a tutti gli interessati, si è tenuto ieri nell’Ateneo fiumano, riscuotendo ampio interesse del pubblico.

Società, storia e cultura italiana

A dare il benvenuto ai presenti, tra cui la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Zagabria, Stefania Del Bravo e i consulenti pedagogici della CNI, Gianfranca Šuran e Patrizia Pitacco, è stata la capodipartimento d’Italianistica Corinna Gerbaz Giuliano, dicendosi felice di potere inaugurare la seconda parte dell’edizione di quest’anno del Corso. La preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, Ines Srdoč Konestra, ha sottolineato l’importanza dei corsi di educazione permanente, necessari per una formazione professionale personale. Ha lodato inoltre l’attività svolta dagli organizzatori. “Anche se il nostro Dipartimento di Italianistica è il più giovane Dipartimento della Facoltà, viene guidato da docenti molto bravi, esperti sia nel campo didattico che in quello extradidattico”.
Dopo i saluti espressi dalla direttrice del Corso, Gianna Mazzieri Sanković, si è passati alle conferenze del secondo modulo che porta il titolo di “Società, storia e cultura italiane del Novecento”. Accanto ai relatori provenienti dall’Università degli Studi di Fiume, le conferenze sono state tenute anche da docenti giunti dalle Facoltà di Trieste, Padova, Pordenone, Bologna e Klagenfurt, tutti specializzati in Italianistica ed esperti del campo scientifico. La prima a parlare è stata Angela Fabris (Università Alpen-Adria, Klagenfurt), la quale ha analizzato “La Roma di Federico Fellini e Paolo Sorrentino”.

La storia di Fiume

I docenti hanno potuto quindi assistere a un’interessante conferenza che ha visto protagonista il presidente della Società di studi fiumani di Roma, Giovanni Stelli. “L’incontro con la Storia di Giovanni Stelli” è stato presentato da Gianna Mazzieri Sanković e Corinna Gerbaz Giuliano. Trattare la storia come fine e non come semplice mezzo, abbandonando qualsiasi strumentalizzazione, è stato il percorso intrapreso dall’autore nel suo volume “Storia di Fiume dalle origini ai giorni nostri”. Durante la relazione è stato posto l’accento sull’impostazione e sul taglio rigorosamente scientifici del libro. L’approccio intrapreso è pubblicistico e divulgativo, in quanto riesce a trasmettere la materia; raccontare la storia come fosse un bel romanzo. È stata effettuata un’attenta analisi dei capitoli del volume, dall’aspetto linguistico del capoluogo quarnerino agli eventi storici che hanno segnato il passato di Fiume secolo per secolo, per arrivare agli anni dell’esodo e alla contemporaneità.

Social network e biblioteche

Il programma del Corso è proseguito nell’ottica della letteratura con la relazione di Tommaso Mazzoli (Università degli Studi di Trieste) intitolata “A scuola con i Social Network”. La direttrice della Scuola media superiore italiana “Dante Alighieri” di Pola, Debora Radolović, ha spiegato l’importanza delle “Biblioteche scolastiche della CNI quali centri di competenza informativa”. Ha chiuso la prima sessione l’intervento di Carla Konta (Università degli Studi di Fiume) dal titolo “Sognare l’America? Le politiche culturali statunitensi in Jugoslavia e Italia e la Cultural Cold War”. In contemporanea, si è svolta la seconda sessione dedicata agli insegnanti di italiano L2. Angela Fabris si è soffermata su “Gli scenari urbani del presente: la Trieste del Ragazzo invisibile” (2014). Molto interessante è stata la lezione di Carla Konta, che si è tenuta al termine del workshop. Al centro dell’interesse della giovane postdottoranda il tema “Conservarci senza ‘conservanti’? Il bilinguismo in Istria e a Fiume tra sperimentazioni, adattamenti e nuove sfide”. Anna Rinaldin (Università degli Studi di Fiume) ha analizzato “Lo studio del lessico a scuola attraverso gli strumenti lessicografici: il nuovo Repertorio Italiano di Famiglie di parole”.
Il primo modulo, “La lingua italiana oggi: usi, funzione e forma”, dedicato agli insegnanti di materie umanistiche e di materie scientifiche, in programma quest’oggi, avrà inizio alle ore 9, nell’aula 501.

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