LA PRECISAZIONE Aiutateci a capire…

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LA PRECISAZIONE Aiutateci a capire…
Palazzo Modello, sede dell'UI Foto: ZELJKO JERNEIC

Stimato presidente Maurizio Tremul, la sua precisazione pone nuovi dubbi. Non riusciamo a capire chi è che avrebbe voluto impedire la sua “espressione di libertà”? La Voce del popolo? L’autore dell’articolo? Le sue parole sono state riportate fedelmente. Difficile da comprendere anche il motivo per cui lei menziona “l’epoca dei totalitarismi”, magari perché non è d’accordo su come è stato scritto un articolo in un giornale? È molto più totalitaristico quando le forze politiche esercitano il controllo sui mezzi d’informazione…

Inizia la sua precisazione dicendo che sono 12 i firmatari, ma questo dato viene riportato sia nell’articolo da lei incriminato sia in un altro, precedente, che tratta lo stesso tema. Cosa sta precisando dunque? Ci chiede “perché vengono intervistati solamente i due firmatari che al contempo sono anche membri della Giunta esecutiva Dyego Tuljak e Gaetano Benčić”? Non è un problema sentire anche le altre dieci voci, avevamo semplicemente pensato che il proponente andasse ascoltato e che dei membri di Giunta avrebbero potuto spiegarci meglio la situazione, perché in fin dei conti è questo ciò che interessa ai nostri lettori connazionali.

Non era e non è assolutamente nostra intenzione alimentare uno “scontro istituzionale” e ancor meno la “falsità”, bensì riportare le notizie con obiettività. Se sull’articolo 9 o qualsiasi altro tema la Giunta prende una decisione e il presidente UI la critica (per evitare precisazioni: critica la decisione, non la Giunta) è palese che Giunta e presidente UI siano in disaccordo. Constatarlo non significa alimentare uno scontro istituzionale!

Non capiamo poi cosa intenda quando dice “Rammento a Benčić le dichiarazioni del presidente della Giunta esecutiva, Marin Corva: ‘Un parere positivo, ma non vincolante quello dell’Esecutivo’”. Nell’articolo da lei citato, quello oggetto di precisazione, non risulta che il presidente della Giunta abbia detto nulla di simile.

Per concludere, gli Stati non ci hanno costretto a un bel niente. Abbiamo fatto tutto noi, con le nostre stesse mani. Anzi, non noi, è stato lei, signor presidente. È stato lei “padre fondatore” a registrare l’Unione di Capodistria con lo Statuto che prevede l’elezione del Coordinatore da parte dei 10 membri della Consulta. Ora che fra i 12 firmatari 8 sono consiglieri della Slovenia, rispettare lo Statuto che lei stesso ha scritto diventa una minaccia all’unitarietà?

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