ETICA E SOCIETÀ La minaccia degli estremismi

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ETICA E SOCIETÀ La minaccia degli estremismi

In Germania, precisamente in Turingia, gli avvenimenti politici recenti hanno scatenato un terremoto politico. Il turbamento è derivato dal fatto che il nuovo presidente, Thomas Kemmerich, che si presenta quale esponente liberale, è stato eletto anche grazie ai voti dell’AfD, partito dell’ultradestra. Lo si può leggere, ad esempio, su europa.today.it. Il risultato è stato giudicato inaccettabile dai partiti della coalizione del governo nazionale, i democristiani della Merkel e i socialdemocratici. In effetti, le previsioni parlavano a favore dell’elezione di Bodo Ramelow, che avrebbe dovuto guidare una coalizione con socialdemocratici e verdi. Le mosse a sorpresa, peraltro, non hanno giovato ai protagonisti. I sondaggi dicono che i liberali vedono dimezzati i consensi a livello nazionale, mentre c’è un calo anche per l’AfD, sceso al 9%, rispetto all’11% registrato in precedenza.
Il leader dell’AfD della Turingia, Björn Höcke, è ritenuto particolarmente radicale. La sentenza di un tribunale, nel 2019, giudica che lo si può definire in pubblico, impunemente, un fascista. Lo si può leggere su tportal.hr. I media, tra l’altro, registrano la sua dichiarazione, stando alla quale il monumento alle vittime dell’Olocausto, a Berlino, sarebbe vergognoso per il popolo tedesco. Altri membri hanno richiesto la sua espulsione, ma questa proposta non è stata avallata dagli organi del partito. Il Centro per la Bellezza Politica ha realizzato, nei pressi della casa di Höcke, la replica di una parte del monumento di Berlino e trovato i finanziamenti per mantenerlo, per sette anni. Ma, la popolarità di Höcke, starebbe salendo.
In generale, continuano a presentarsi preoccupanti espressioni dell’ultradestra. Come si può leggere su tportal.hr, una di queste sarebbe stata una marcia commemorativa del bombardamento di Dresda. In effetti, si tratta di un fatto tragico per il popolo tedesco. Ma sembra che molte persone si oppongano alla strumentalizzazione di questo evento tragico, per le finalità attuali dell’ultradestra. Ci sono state manifestazioni esplicitamente opposte a simili usi, ma anche un cordone umano, a Dresda, composto da 11.000 persone che invitano alla pace e alla riconciliazione.
Personalmente, nei miei soggiorni tedeschi, ma anche seguendo i media, ho notato un atteggiamento molto serio, da parte delle autorità pubbliche, nei confronti degli avvenimenti nella Seconda guerra mondiale e precedenti. Anche quando si ricordano le tragedie subite dal popolo tedesco, si ricordano sempre gli accadimenti che hanno preceduto questi fatti. Si tratta di spiegazioni, non giustificazioni. Ma è importante che le istituzioni non facciano iniziare i ricordi da una scelta cronologica selettiva e parziale, dimenticando le cause scatenanti degli avvenimenti tragici.
Il risveglio dell’ultradestra in Germania non può che allarmare tutti e ovunque. Ma non si tratta di un fenomeno isolato. In particolare, non si tratta di un fenomeno che può essere spiegato in modo semplice. In Germania, il passato nazista è stato ed è affrontato in modo sistematico, rilevando in modo pieno tutto il suo orrore. C’è stato il processo di Norimberga che ha messo in chiara luce inconfutabile i fatti tremendi degli anni del nazismo. È un grande vantaggio, rispetto alle sedi dove tutto o quasi è stato svolto con processi sommari che, in quanto tali, oltre che essere a loro volta casi di ingiustizie orribili, hanno lasciato lo spazio al revisionismo storico. Eppure, la grande serietà tedesca non sembra rivelarsi sufficiente per alienare del tutto pericoli seri.
Un’analisi dettagliata è necessaria, per estirpare le cause del possibile riapparite delle atrocità del passato. Così come sono necessarie azioni serie, che non si possono limitare a un’affermazione generica di condanna. Sono necessarie politiche autentiche rivolte alla tutela delle libertà fondamentali, ma anche dell’uguaglianza sociale e delle opportunità reali per tutti.

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