Trio Laurus. Eleganza affiatamento e armonia

Il valente ensemble si è esibito nel Salone delle Feste della Comunità degli Italiani di Fiume, proponendo musiche di Louise Farrenc e Carl Maria von Weber

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Trio Laurus. Eleganza affiatamento e armonia
Metod Sironić, Jelena Tihomirović (al pianoforte) e Giovanni Genovese. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Prosegue il fitto programma di concerti di alta qualità proposti nel Salone delle Feste della Comunità degli Italiani di Fiume. Un altro piacevolissimo appuntamento musicale a Palazzo Modello ha avuto luogo l’altra sera e ha visto l’esibizione del Trio Laurus, del quale fanno parte il flautista Metod Sironić, il violoncellista Giovanni Genovese e la pianista Jelena Tihomirović. Il valente organico ha proposto un programma di facile fruizione, ovvero il Trio per flauto, violoncello e pianoforte, op. 45 di Louise Farrenc e quello op. 63 di Carl Maria von Weber.

Si tratta di composizioni nate nel pieno dell’epoca romantica, in cui ampie e dolci melodie si alternano a segmenti un po’ più drammatici, ma frammentati, in cui i compositori esprimevano una vasta gamma di sentimenti e in cui lo sviluppo della sonorità degli strumenti e delle loro possibilità tecniche permetteva loro di ottenere delicate sfumature durante l’esecuzione.

La musica di una compositrice
Il programma proposto dal Trio Laurus, oltre ad essere stato godibilissimo dal punto di vista musicale, è stato particolare anche per il fatto che includeva un Trio scritto da una compositrice francese del Romanticismo, Louise Farrenc. Considerato quanto nella storia della musica sono rare le compositrici che sono riuscite ad affermarsi in un mondo dominato dagli uomini, in cui pure la possibilità di istruirsi nelle istituzioni accademiche era loro preclusa per il solo fatto di essere donne, è ancora più importante la decisione dell’organico di includere nel suo repertorio una composizione scritta da una donna. Fortunatamente, negli ultimi anni è cresciuta a livello mondiale l’attività di riscoperta dell’opera di compositrici fino a poco tempo fa completamente sconosciute al vasto pubblico e la loro introduzione nel repertorio concertistico.
Louise Farrenc (Parigi, 31 maggio 1804 – Parigi, 15 settembre 1875) fu una compositrice, pianista e insegnante francese, nata col nome di Jeanne-Louise Dumont. Nel corso della sua vita ottenne una notevole reputazione e, grazie alla sua fama di pianista divenne insegnante al Conservatorio di Parigi, anche se per molto tempo venne pagata meno per il suo lavoro rispetto ai suoi colleghi uomini in quanto donna. Compose musica per pianoforte, anche sinfonie e ouverture, ma soprattutto musica da camera. Nonostante la sua ambizione di dedicarsi anche alla composizione di opere, non ottenne mai un libretto dai teatri lirici di Parigi, probabilmente per il solo fatto di essere donna.

Buona comunicazione tra i musicisti
Fin dalle prime note del Trio per flauto, violoncello e pianoforte, op. 45 di Farrenc, è stato chiaro che il Trio Laurus è un ensemble affiatato, in cui i tre musicisti hanno una buona comunicazione. Il primo movimento, Allegro deciso, è stato carico di impeto e di verve, pervaso da un’atmosfera di serenità. L’Andante è caratterizzato da un’ampia melodia, che è stata enunciata con un fraseggio naturale, in modo “ordinato” e misurato, dal flautista Metod Sironić. In un’atmosfera pastorale, al flauto si unisce il violoncello in un delizioso duetto, al quale fa seguito un breve segmento drammatico. Nel terzo movimento, Scherzo. Vivace, l’intesa del Trio è venuta particolarmente a galla, come pure la buona preparazione tecnica dei tre musicisti. In questo tempo, il flauto e il violoncello hanno un ruolo più spiccato rispetto al pianoforte. Il tutto si conclude con il Finale: Presto, caratterizzato da un interessante compenetrarsi delle linee melodiche.

Un vigoroso vortice di suoni
Il Trio per flauto, violoncello e pianoforte, op. 63 di Carl Maria von Weber (1786-1826) si apre con l’Allegro moderato, caratterizzato da una musica raffinata e serena, in cui il pubblico ha potuto apprezzare un delizioso dialogo tra il flauto e il pianoforte e il robusto intervento del violoncello di Giovanni Genovese.
Nel secondo movimento, Scherzo: Allegro vivace, la graziosa melodia del flauto si intreccia con gli altri due strumenti in un vigoroso vortice di suoni. L’eleganza e la chiarezza del tessuto musicale caratterizzano il terzo movimento, Schäfars Klage: Andante espressivo, in cui il flauto ha un ruolo di spicco. Il violoncello acquista più spazio nel quarto movimento, Finale: Allegro, anche questo pervaso da un’atmosfera bucolica.
Il pubblico ha accolto con entusiasmo il programma offerto dal Trio Laurus, che ha quindi proposto un bis: la versione accorciata dello Scherzo: Allegro vivace di Weber.

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