Pompieri, una missione più che una professione

In occasione di San Floriano, protettore della categoria, ricevimento congiunto di Città e Regione per i Vigili del fuoco di Fiume, che quest’anno festeggiano il 160° anniversario

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Pompieri, una missione più che una professione
I Vigili del fuoco con Zlatko Komadina, Marko Filipović e Karla Mušković, a capo del dipartimento cittadino per la sanità e l’assistenza sociale. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Oggi è la giornata di San Floriano, Santo patrono dei pompieri e quest’anno l’Unità professionistica dei Vigili del fuoco di Fiume festeggia il 160° anniversario della fondazione. È anche la più vecchia, cioè la prima a essere stata istituita sul territorio dell’odierna Croazia.

In occasione della giornata del protettore dei pompieri e dell’anniversario, ieri è stato organizzato un incontro con la partecipazione del sindaco Marko Filipović, del presidente della Regione litoraneo-montana Zlatko Komadina e dei pompieri, rappresentati dal capo dell’Unità fiumana, Hinko Mance e dal presidente della Comunità regionale dei Vigili del fuoco Mladen Šćulac, assieme a numerosi colleghi.
”Celebriamo con orgoglio l’anniversario, consapevoli che non tutti possono svolgere questo delicato lavoro che comporta rischi e sacrifici. Sono sempre pronti a intervenire, a operare in attività di prevenzione e ad aderire a iniziative come le azioni di donazione di sangue. I nostri pompieri si sono sempre fatti trovare pronti, anche fuori dal territorio cittadino”. La Città è formalmente fondatrice dell’Unità professionistica e ricordiamo che in tempi recenti vi sono stati dei confronti accesi tra l’amministrazione cittadina e i sindacati per la correzione degli stipendi. Stiamo cercando con i sindacati le soluzioni migliori per venire incontro alle loro richieste. A livello nazionale è stato portato a termine il Regolamento che dovrebbe regolare le retribuzioni per i Vigili del fuoco e noi cercheremo di trovare degli accordi con i sindacati con la prospettiva di aumentare i salari. Dall’altra parte dobbiamo tenere conto che il governo sta portando avanti una riforma fiscale che nel Bilancio della nostra Città potrebbe riflettersi con una riduzione delle entrate pari a 8 milioni di euro. Dovremo fare i conti con questa realtà, ma non è il tema di cui parliamo oggi”, ha concluso il sindaco Filipović.
Komadina ha ribadito che i pompieri rappresentano la base del sistema della Protezione civile, principalmente con le sue sei Unità professionistiche: “La Regione cerca di sostenerli nell’ambito delle proprie possibilità, finanziando la Comunità regionale secondo quanto imposto dalla Legge, ma anche andando oltre. Per esempio, sosteniamo la costruzione del Centro di addestramento a Sappiane per i pompieri e per altri servizi legati alle emergenze. Vorremmo farne un centro nazionale. Per completare il Centro a Sappiane ci vogliono circa 10 milioni di euro. Dal Bilancio regionale abbiamo stanziato per questo progetto circa 5-6 milioni di kune. Nella manovra correttiva del Bilancio 2023 abbiamo previsto 4 milioni di kune per l’acquisto di veicoli, cioè un milione per l’Unità fiumana e tre per quelle isolane. Il nostro proposito è di partecipare con metà dei mezzi, affidando l’altra ai fondatori, cioè alle amministrazioni locali”.
I cambiamenti climatici determinano eventi meteo estremi, con piogge torrenziali e lunghi periodi di siccità, ma anche venti che raggiungono punte record. “Una volta il compito principale dei pompieri era quello di spegnere gli incendi. Oggi – come spiega Hinko Mance –, le loro attività si estendono a una serie di interventi di diverso carattere. Sono sempre più numerosi gli interventi legati a eventi meteo estremi. Lo scorso anno i pompieri fiumani sono intervenuti 1.800 volte di cui soltanto in 600 casi si trattava di incendi. Ci sono stati 800 interventi tecnici e altri 400 nel campo della prevenzione”.
A livello regionale, come ha detto Mladen Šćulac, oltre alle sei unità professionistiche operano 59 composte da volontari. Nel 2022 ci sono stati oltre 4.000 interventi, più numerosi quelli legati alle alluvioni e allagamenti rispetto agli incendi: “Ci troviamo di fronte a nuove sfide, anche a causa dei cambiamenti climatici. A Sappiane stiamo sviluppando il Centro d’addestramento ormai da dodici anni e senza di lui non abbiamo possibilità di crescere e migliorare. Sappiane è una risposta valida e dobbiamo continuare a investirvi”.

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