L’Agenzia croata per la protezione dei dati personali (AZOP) ha inflitto una multa di 2.265.000 euro all’agenzia di recupero crediti B2 Kapital.

Va ricordato che la multa è stata comminata alla B2 Kapital perché sono stati divulgati dati personali di 77.317 persone, tra cui nome e cognome, OIB, data di nascita, indirizzo di residenza, ragione sociale e OIB del datore di lavoro, l’ammontare del debito nei confronti di B2 Kapital, il valore del capitale e gli interessi di mora, nonché, ciò che è particolarmente controverso, i numeri di cellulare e le email private.

Come scrive il sito index.hr, che aveva portato a galla il problema, l’AZOP era stata informata dai giornalisti dell’esistenza di un modello standard di contratto di vendita di crediti (cessione del credito) tra le banche e l’agenzia, dal quale emerge che le banche forniscono alle agenzie di recupero crediti anche i numeri di telefono dei loro ex e attuali clienti. Dalla risposta dell’AZOP ricevuto dal sito, è emerso che le banche hanno fornito informazioni che non avrebbero dovuto, quindi l’indagine è stata ampliata.

Le quattro maggiori banche operanti in Croazia, l’Associazione bancaria croata e la Banca centrale croata, che supervisiona i contratti di vendita dei crediti tra banche e agenzie, non hanno voluto rispondere cosa esattamente le banche forniscono alle agenzie di recupero crediti quando vendono crediti deteriorati.

L’AZOP ha ora comminato una multa di 2,26 milioni di euro al responsabile del trattamento dei dati – l’agenzia di recupero crediti B2 Kapital – poiché non ha informato in modo chiaro e preciso i soggetti interessati circa il trattamento dei loro dati personali tramite un avviso sulla protezione dei dati personali. Inoltre, non è stato  stipulato un accordo di trattamento dei dati personali con l’esecutore del trattamento per il servizio di monitoraggio del fallimento semplice del cliente e non sono state nemmeno adottate delle adeguate misure tecniche e organizzative di protezione dei dati personali durante il trattamento.