Tendenza all’introspezione e all’autoreferenzialità

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Tendenza all’introspezione e all’autoreferenzialità

FIUME | La filiale fiumana dell’Associazione nazionale degli artisti visivi (HDLU) conta sette nuovi membri appartenenti a diverse generazioni, che si presentano nella galleria “Juraj Klović” con una mostra collettiva. Toni Belobrajdić, Dora Filipović, Vinko Kalčić, Višnja Laginja, Darija Stipanić, Alen Šimoković ed Ela Štefanac propongono ciascuno una selezione di due o tre lavori, nei quali esplorano temi che spaziano dall’introspezione e confronto con il proprio passato a un timido accenno ai fenomeni sociali attuali nel mondo d’oggi.


Tra acrilico e digitale

Toni Belobrajdić propone due dipinti in acrilico ancorati nel figurativo. Nel quadro “Pandora 1” vediamo una figura maschile a torso nudo immersa in uno spazio inondato di luce. Il pittore costruisce la sua composizione applicando tratti brevi e veloci di colori pallidi e in prevalenza freddi che ravvivano la superficie del dipinto e richiamano il postimpressionismo e il costruttivismo. Dora Filipović si presenta con un ciclo di fragili installazioni intitolate “Distanza”, che pendono dal soffitto, caratterizzate da una superficie reticolare, mentre Vinko Kalčić mette in mostra una serie di fotografie in bianco e nero (una di queste, intitolata “Power”, presenta un’insolita inquadratura della Torre Eiffel di Parigi) alle quali utilizzando i vantaggi della manipolazione digitale aggiunge l’immagine di un feto nell’utero costringendo l’osservatore a riflettere sul significato simbolico della sovrapposizione.


Bellezza delle forme levigate

Višnja Laginja si presenta con due gruppi scultorei che raffigurano figure umane, che ricordano gli studi di anatomia, spazio e volume nelle Accademie di belle arti e trattano temi umanistici. Darija Stipanić propone il ciclo di sculture astratte in cedro della California, intitolate “If these wings could fly” (della serie “Aria”) in cui la superficie levigata delle strutture ondulate è occasionalmente interrotta da incavi tinti di azzurro.
Le opere di quest’artista spiccano nell’allestimento per la semplice bellezza delle morbide e sinuose forme levigate nelle quali il volume e la materia comunicano armoniosamente.
Alen Šimoković tratta nei suoi dipinti di grande formato il tema molto attuale dell’esodo e delle migrazioni e, stando alla critica dell’arte Sabrina Žigo, “attingendo dall’iconografia della cultura e arte croate e occidentali interpreta, tra l’altro, lo spirito di sottomissione dei croati rispetto alle altre nazioni – sempre protagoniste nella storia”. Ela Štefanac si presenta con opere di stampo intimistico, nelle quali non si limita nella scelta del materiale artistico. Infatti, per una delle sue opere l’artista ha utilizzato le sue ciglia, conservate in capsule trasparenti, che rappresentano i suoi desideri.
Nel loro insieme, le opere che compongono l’allestimento riflettono la tendenza dei loro autori all’autoreferenzialità e all’introspezione, con poco interesse per i fenomeni che modellano il mondo contemporaneo.
La mostra si può visitare fino al 5 aprile.

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