Rilanciare il patrimonio linguistico-culturale tra gli allievi della CNI dell’Istria e di Fiume

Annunciata nella sede della Regione istriana la 22.esima edizione delle Giornate della Cultura italiana nel mondo

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Rilanciare il patrimonio linguistico-culturale tra gli allievi della CNI dell’Istria e di Fiume
Marin Corva, Davide Bradanini, Boris Miletić, Jessica Acquavita e Tea Batel. Foto: ARLETTA FONIO GRUBIŠA

Tornano ricche di nuova linfa le Giornate della Cultura italiana nel mondo e così anche nell’Istro-quarnerino, territorio dove è ancora profondamente, orgogliosamente radicata e con cui continua a mantenere un legame indissolubile. In un momento di delicati equilibri, quando la precarietà socio-economica incide su quella culturale, quando vige la globalizzazione della cultura viceversa la cultura della globalizzazione, soprattutto fra le giovani generazioni, il Consolato Generale d’Italia a Fiume contribuisce ancora una volta a far riscoprire il grande pregio della lingua italiana e delle innumerevoli espressioni culturali del Paese tra i più celebri del Pianeta per la sua arte, letteratura, scrittura, pittura, scienza e storia.

Un patrimonio inestimabile
Non a caso, il grande tema di quest’anno è “L’italiano e i giovani” e la 22ª edizione delle Giornate di promozione della lingua e cultura italiana è finalizzata a condurre la Comunità Nazionale Italiana d’Istria e di Fiume a una più ampia consapevolezza della ricchezza e della complessità culturale di cui si è parte integrante, a far apprezzare al pubblico più esteso un patrimonio unico e inestimabile, ma in modo particolare a provare a rilanciare il patrimonio linguistico-culturale tra gli allievi che frequentano le istituzioni scolastiche della CNI. Progetto mirato ai giovani e a coloro che sono gli artefici della formazione usciti dagli ambienti universitari.

L’inclusione della Regione istriana
La conferenza stampa convocata ieri nella sede della Regione istriana è servita proprio per annunciare la specificità di un progetto che si integra in maniera mirabile nei programmi consolari coordinati a favore dell’affermazione della cultura italiana e che prevede l’organizzazione di workshop linguistico-letterari presso i licei d’Istria e di Fiume a cura del Laboratorio Formentini di Milano. A rivelare tutto ci hanno pensato il Console generale d’Italia a Fiume, Davide Bradanini, il presidente della Regione, Boris Miletić e la sua vice Jessica Acquavita, il presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Marin Corva, nonché l’assessore regionale per la CNI e altre etnie Tea Batel. Quanto scaturito con evidenza è che sia al Consolato sia alla Regione istriana si è ragionato sulla stessa lunghezza d’onda proponendo in contemporanea il medesimo target, i giovani, quali destinatari di una preziosa promozione culturale. Assolti gli onori di casa il presidente della Regione, Boris Miletić, si è detto soddisfatto dell’opportunità di includersi come Regione nelle celebrazioni consolari della cultura italiana in quanto da considerarsi parte integrante dell’identità istriana. Qui rilevata l’importanza del ruolo che la CNI riveste e l’impegno politico-legale messo in campo per la modifica dello statuto regionale a favore del bilinguismo e a titolo di garanzia dei diritti della medesima.

Un idioma autoctono
“La Regione – così Miletić – ha voluto includersi attivamente nella Settimana forte del fatto che la conoscenza di una lingua in più equivale a una vera formazione universitaria aggiuntiva e in detto caso non si parla di una lingua straniera, ma di un idioma autoctono da diffondere meglio tra i nostri allievi”. Dopo aver menzionato i contributi istriani nella costruzione dell’edificio scolastico per la SMSI “Leonardo Da Vinci” di Buie e l’accordo per l’investimento nell’edificio scolastico dell’elementare di Cittanova, ha ringraziato tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione delle attività destinate alla CNI, incluso il parlamentare al Sabor, l’On. Furio Radin.

Presenza storica
“Sono davvero molto lieto come Console generale di collaborare con la Regione istriana e l’Unione Italiana nella realizzazione di questo progetto – ha invece rilevato Davide Bradanini – una rassegna molto importante che tutte le Ambasciate e i Consolati all’estero vogliono celebrare la terza settimana d’ottobre. Lieto perché è proposta in un territorio in cui vi è una presenza della CNI considerevole numericamente, culturalmente e storicamente. Quest’anno vogliamo concentraci sull’evoluzione, lo sviluppo e il cambiamento della lingua italiana, guardare anche verso il futuro alle giovani generazioni. Abbiamo iniziato a Fiume con la mostra dedicata ai giovanissimi, a Gianni Rodari e proseguiamo anche qui in Istria con delle iniziative nelle scuole perché desideriamo parlare ai ragazzi, viceversa lasciar parlare i ragazzi per vedere com’è cambiata la lingua italiana anche in Istria”.

Laboratori accattivanti e stimolanti
Si apprende che uno degli aspetti che piacciono di più è quello interattivo della progettazione, in quanto la formula dei laboratori che si proporranno ai licei di Pola, Rovigno, Buie e anche di Fiume, ivi inclusi gli aggiornamenti professionali per i docenti, non vedranno un approccio cattedratico, ma di dialogo e accattivante conversazione. Come rivelato dalla vicepresidente della Regione, Jessica Acquavita, l’idea di rivolgersi ai giovani quale formula d’inclusione nel grande calendario della Settimana della cultura è scaturita prima ancora di conoscerne il tema generale incentrato esattamente sui giovani ed è grazie all’iniziativa consolare se le nostre scuole avranno l’opportunità di conoscere da vicino i laboratori Formentini. Non saranno una scuola di scrittura creativa, ma corsi molto all’avanguardia in cui si impara a leggere, scrivere e raccontare, vedere, disegnare, immaginare e come comunicare alla pari di quelli che i professionisti di Milano stanno proponendo per tantissime scuole di tutta la Lombardia.

Una prima collaborazione
Soddisfazione particolare per questa speciale proposta progettuale è stata espressa anche da Marin Corva ribadendo con fierezza l’inclusione e il pieno coinvolgimento dell’UI in un’iniziativa che sostiene quelli che rappresentano i pilastri del programma d’azione del massimo organo di rappresentanza della CNI: lingua, cultura, identità. Tea Batel a sua volta ha tenuto a segnalare che per la prima volta la Regione istriana si è inserita in una siffatta iniziativa in comune con il Consolato coinvolgendo nel contempo anche l’Agenzia per l’educazione e l’istruzione, con il contributo della consulente per la lingua italiana, Gianfranca Šuran. Qui anche forniti alcuni dettagli sui laboratori per i ragazzi e gli aggiornamenti professionali da proporre in ambienti universitari e comunitari. Tutto partirà il prossimo 18 ottobre dalla SMSI e dalla Comunità degli Italiani di Rovigno e quindi seguiranno Pola, Fiume e Buie.

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