Raffinate note antiche al Palazzo del Governo

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Raffinate note antiche al Palazzo del Governo

FIUME | Si dimostra un’iniziativa azzeccatissima il progetto “Lisinski nel Palazzo del Governo”, il cui primo ciclo, tenutosi l’anno scorso, ha portato nella Sala dei Marmi di Fiume una serie di musicisti e complessi musicali di prestigio. Una pratica che prosegue anche nel secondo ciclo, nell’ambito del quale martedì scorso si è tenuto il concerto dell’illustre Ensemble croato di musica barocca. Il complesso, che coltiva il repertorio di musica antica, ha offerto al numeroso pubblico fiumano un’esperienza particolare e un programma che raramente si può sentire sui podi concertistici del capoluogo quarnerino.

La piacevole serata è stata inaugurata con il Quartetto per flauto, oboe, violino e basso continuo in Sol maggiore, TWV 43:G2, di Georg Philipp Telemann, che rientra nel ciclo della cosiddetta Tafelmusik (espressione tedesca per musica da tavola, che nel XVIII secolo assunse il nome di divertimento). Questo repertorio di musiche era espressamente composto, soprattutto tra i secoli XVI e XVIII, per essere eseguito durante i banchetti, sia come sottofondo, sia negli intervalli tra i servizi o in occasione di eventi all’aperto. In Germania e in Francia nei secoli XVII e XVIII diventa un vero e proprio genere, la cui forma canonica è quella della suite di danze.

Telemann, celebre compositore di Tafelmusik

Telemann è uno dei compositori più celebri di Tafelmusik, anche se nel genere si cimentarono pure il grande Ludwig van Beethoven e addirittura Gioachino Rossini. Come suggerisce il nome stesso, si tratta di musica né troppo impegnativa né complessa, ma di piacevole ascolto e composta da movimenti relativamente brevi. L’Ensemble ha eseguito il Quartetto con raffinata musicalità e scioltezza, mentre gli strumenti d’epoca, come il flauto traverso in legno e l’oboe, hanno donato un senso di ricercatezza al timbro. Ci ha entusiasmati in particolare il suono del flauto traverso antico, più caldo e dolce della sua versione contemporanea in metallo.
Altrettanto squisita è stata l’interpretazione della Sonata da camera per flauto, oboe, violino e basso continuo in Do maggiore, op.4, di Johann Gottlieb Janitsch. Nel Concerto n.14, tratto dalla raccolta “Nouveaux Concerts“, di François Couperin, il clavicembalista Krešimir Has ha avuto dei problemi con lo strumento, in quanto sembra non sia stato accordato o riparato ad arte. Ad ogni modo, ciò non ha inciso più di tanto sull’esecuzione, sempre competente, del brano.

Gioiello dello stile galante

Nella Sonata per flauto dolce, flauto traverso e basso continuo in Do maggiore, QV 2 Anh. 3, di Johann Joachim Quantz, si sono distinti per l’intesa e la precisione nelle parti tecnicamente più esigenti dello spartito la flautista Ana Benić e l’oboista Stjepan Nodilo.
La bella serata si è conclusa con il delizioso Quintetto per flauto, oboe, violino, violoncello e clavicembalo in Re maggiore, W.B 75 (op. 11 br. 6), di Johann Christian Bach, uno squisito esempio di preclassicismo, ovvero dello stile galante, in voga nella prima metà del XVIII secolo. Stupendo il secondo movimento (Andantino), caratterizzato da una dolce melodia, resa con maestria e sensibilità dal flauto. Brava anche la violoncellista Lea Sušanj nei suoi assoli. Davvero un gioiello della musica da camera del Settecento.
Il pubblico ha premiato con calorosi applausi il talentuoso Ensemble, il quale, purtroppo, non ha potuto ricambiare con un bis a causa dei problemi tecnici con il clavicembalo. Tuttavia, la violinista e direttrice artistica del complesso, Laura Vadjon, visibilmente compiaciuta dell’accoglienza del pubblico fiumano, ha promesso di ritornare prima o poi a Fiume per un nuovo concerto.

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