Quando la musica supera i confini

L'Orchestra d'archi del Conservatorio «G.Tartini» di Trieste ha riproposto nel capoluogo giuliano il concerto suonato di recente davanti al presidente Mattarella

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Quando la musica supera i confini
L’esibizione dell’Orchestra d’archi del “Tartini”. Foto: ROSSANA POLETTI

Nell’ambito delle celebrazioni del Ventennale del Giorno del Ricordo ha avuto luogo a Trieste un evento per riproporre il concerto che l’Orchestra d’archi del Conservatorio “G.Tartini” di Trieste aveva suonato davanti al presidente della Repubblica in febbraio. Organizzato dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Lega Nazionale, Giuliani nel Mondo e Associazione delle Comunità Istriane in collaborazione con Conservatorio e Comune di Trieste, l’iniziativa è cominciata con l’inno italiano e quello europeo. Tutti in piedi anche la signora Egea Haffner, la bambina con la valigia dell’esodo da Pola nel 1946, che ha ricevuto un omaggio floreale dal presidente della Lega Nazionale, Paolo Sardos Albertini. È stato proiettato il discorso integrale del presidente Mattarella, che dopo una disamina ben nota dei fatti che sconvolsero il confine orientale nel dopoguerra, ha ricordato che “non si cancellano pagine di storia drammaticamente sofferte” per passare poi al momento attuale, “dall’Ucraina al Medioriente la tolleranza e la pace sono messe a dura prova. Siamo chiamati a una nuova azione di contrasto contro chi mina la libertà. L’Unione europea rappresenta l’antidoto; in queste terre non ci sono più barriere ma ponti, i paesi che furono teatro delle tragedie oggi lavorano assieme per la pace e lo sviluppo e i giovani lo sanno”.
La presidente del Conservatorio, Daniela Dado, ha affermato che “per noi come per voi le parole di Mattarella non sono vuote. I giovani musicisti, protagonisti del concerto, provengono da tanti paesi, gli studenti stranieri del Conservatorio sono circa duecento. Vivono in pace, la musica non ha etnia”.
Sono seguiti gli interventi di Renzo Codarin per l’ANVGD, Sardos Albertini per la Lega Nazionale, Giorgio Perini dei Giuliani nel mondo (l’evento poteva essere seguito in streaming anche dall’estero) e Giorgio Tessarolo delle Comunità Istriane. Perini ha ricordato che esattamente settanta anni fa, nel marzo 1954, partiva la prima nave per l’Australia con i nostri emigranti, mentre solo un mese fa centomila armeni scappavano dal Nagorno Karabakh, per ribadire che l’esodo è attualità.
A conclusione della mattinata di ricordi, l’Orchestra d’archi del “Tartini” ha riproposto il concerto apprezzato da Mattarella: “Quartetto d’archi” in re maggiore di Boccherini, l’intermezzo della “Cavalleria rusticana” di Mascagni, “Antiche danze e arie per liuto” di Respighi e la “Sinfonia per archi” in si minore di Mendelssohn, applauditi da una sala piena e soddisfatta.

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