«La lingua italiana è la colonna portante delle nostre scuole»

Piacevole colloquio con quattro ragazzi della quarta classe della SEI Dolac di Fiume che hanno preso parte alla Competizione nazionale di lingua italiana – Lingua materna e la loro maestra Larisa Grgić

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«La lingua italiana è la colonna portante delle nostre scuole»
Adriano, Manuel, Rita e Olivia con la maestra Larisa. Foto: Goran Žiković

Sono motivo di grande orgoglio i bei risultati conseguiti dalla Scuola elementare italiana Dolac di Fiume alla quarta edizione della Competizione nazionale di lingua italiana – Lingua materna, organizzata dall’Agenzia per l’educazione e la formazione della Repubblica di Croazia in collaborazione con il Settore Istituzioni prescolari, scolastiche e universitarie della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana e tenutasi la settimana scorsa presso la Scuola media superiore italiana di Fiume. A farsi onore sono stati quattro ragazzi della quarta classe sotto la guida della maestra Larisa Grgić: Manuel Prodan si è aggiudicato il primo premio, Olivia Defranza Hendelja il terzo premio, mentre a partecipare con successo sono stati Rita Sindičić e Adriano Defranza Hendelja.

Le prove non sono state troppo difficili
In un piacevole colloquio nella bella biblioteca scolastica, abbiamo voluto innanzitutto sapere come è stato per loro partecipare alla Competizione nazionale e se abbiano trovato difficili i compiti che hanno dovuto svolgere nell’arco di 110 minuti di durata della prova. Hanno affermato tutti in coro che nell’insieme le prove non sono state troppo impegnative, anche se in alcuni casi le domande sono state un po’ difficili. Manuel ci ha detto che per lui la parte più complessa della competizione è stata trovare i vocaboli giusti per formare le parole composte. I ragazzi hanno dovuto rispondere a delle domande sul libro “Mini e Maxi” di Mario Schiavato, trovare informazioni nel testo, ecc. Generalmente, hanno affermato che non ci sono stati grandi differenze tra la competizione a livello scolastico e quella nazionale.
Dopo la gara – ci ha detto Olivia – si sentivano bene, felici di aver concluso la prova. Per questi ragazzi questa non è stata la prima competizione di lingua italiana, in quanto per poter accedere alla competizione nazionale hanno dovuto superare quella a livello scolastico. Olivia e Adriano hanno finora partecipato anche al concorso di lettura “I ti možeš biti teta i barba pričalica” (Anche tu puoi essere uno o una cantastorie), ottenendo dei bei risultati, come spiegatoci dalla loro maestra Larisa.

Bambini che amano leggere
Manuel, Rita, Olivia e Adriano amano molto leggere, soprattutto i libri che scelgono da soli, ma considerano spesso interessanti anche le letture d’obbligo. Manuel ama leggere i libri che parlano dello spazio e dell’universo e sono legati all’astronomia e all’astrofisica perché da grande vorrebbe diventare un astronomo, un astrofisico o un informatico. Rita ama molto i fumetti perché ci sono tante immagini e li legge in italiano, croato e anche in inglese. Da grande inizialmente voleva diventare una maestra, ma ora ha cambiato idea e dovrà ancora decidere cosa fare. Olivia legge tantissimo, ma le piace molto anche disegnare e cantare. Anche suo fratello gemello Adriano è un assiduo lettore e il suo libro preferito è “Rainbow – La ragazza arcobaleno” di Laura Ellen Anderson. I gemelli non hanno ancora deciso che cosa vorrebbero fare da grandi, ma Olivia ci ha confidato di voler essere una gattara, anche perché a casa ha già tre gatti. Vorrebbe, però, averne cinque.

Le attività extrascolastiche
Anche se sono bravi alunni, non amano molto la scuola perché ci sono i compiti, molti obblighi, bisogna studiare, svegliarsi e andare a dormire troppo presto. La scuola ha, però, anche dei lati positivi, ci hanno detto: in primo luogo perché ci sono le gite e le attività extrascolastiche che si svolgono dopo le lezioni. Manuel e Adriano frequentano il gruppo di dialetto fiumano, mentre Rita è attiva nel gruppo artistico. Olivia e Adriano frequentano anche il gruppo di croato aggiuntivo, dove amano scrivere delle storie e poi mimarle.
Le materie preferite di Olivia sono informatica, disegno e musica, mentre Rita ama il disegno, la ginnastica e lo spagnolo. Manuel preferisce la matematica, l’informatica e la ginnastica.

L’italiano la materia base
La maestra Larisa ci ha raccontato in che modo sono trascorsi i preparativi per la competizione. “L’italiano è ovviamente la materia portante della scuola e in questo campo si lavora molto – ha spiegato –. Per quanto riguarda la competizione, non ci sono stati dei preparativi specifici. Avevamo ricevuto il libro ‘Mini e Maxi’ di Schiavato, ossia di un autore connazionale, e tutta la classe ha dovuto leggerlo, dopodiché Rita, Manuel, Olivia e Adriano si sono concentrati maggiormente su alcuni capitoli. Avevano fatto dei giochetti di preparazione, ovvero delle domande a trabocchetto. Alla competizione ci sono state delle domande di grammatica, anche se a livello scolastico non avevamo ancora completato tutto il programma previsto fino alla fine dell’anno scolastico, per cui qui temevo che forse non sarebbero stati capaci di rispondere a determinate domande. Nonostante ciò, non è stato difficile. Sono stati bravi, anche perché in questi quattro anni sono stati abituati a leggere molto”, ha osservato la maestra Larisa, la quale ha voluto lodare in particolare Rita, perché quando è venuta a scuola non conosceva l’italiano. In questo contesto, Olivia ci ha detto che le letture di italiano sono più brevi e hanno più illustrazioni, per cui spesso finisce di leggere un libro in un giorno, anche se ha a disposizione un mese per completarlo. “Le letture di croato sono più lunghe e hanno meno immagini”, ha aggiunto Olivia.
La maestra Larisa ha osservato che generalmente i concorsi di italiano sono pochi in confronto con quelli di arte figurativa, per fare un esempio. Gli alunni di questa classe sono però sempre presenti al concorso “Critico in erba”.
In conclusione, ha voluto rimarcare quanto sia importante promuovere nelle nostre scuole la cultura italiana, anche attraverso la lettura e la letteratura. “Dobbiamo farlo costantemente con serenità, ma anche con determinazione perché la lingua è il pilastro delle nostre scuole”.

La maestra Larisa Grgić.
Foto: Goran Žiković

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