A distanza di tre mesi dalla scomparsa, nella Sala maggiore della Facoltà di Economia e turismo “Dr. Mijo Mirković” dell’Università “Juraj Dobrila” di Pola, si è svolta la commemorazione del professore emerito Miroslav Bertoša (Belgrado, 17 maggio 1938 – Pola, 25 agosto 2023). È ritenuto uno dei maggiori storici contemporanei e intellettuali croati ma non solo, in quanto era un enciclopedista, redattore, opinionista, diplomatico, e quant’altro nelle sue incessanti attività, lasciando un’enorme eredità legata sia alle sue ricerche che all’immenso sapere ai suoi numerosissimi studenti nelle Facoltà dove ha insegnato, a Pola, Fiume, Zagabria e Zara. Alla cerimonia, accanto ai familiari, la consorte Giulia, il figlio Slaven e la figlia Mislava, hanno preso parte diversi presidi e professori di Pola e Fiume, storici e numerosi studenti. A intervenire alla sentita cerimonia sono stati la preside della Facoltà di Lettere e Filosofia di Pola, Lina Pliško, la vicepreside della Facoltà di Scienze per la formazione, Mirjana Radetić-Paić e la professoressa ordinaria della stessa, Marina Diković, il professore ordinario della Facoltà di Economia e turismo “Dr. Mijo Mirković”, Aljoša Vitasović, Robert Matijašić e Nevio Šetić, docenti della Facoltà di Lettere e Filosofia, Sanja Holjevac, direttrice dell’Istituto di Scienze storiche e sociali di Fiume, nonché i professori di storia, Samanta Paronić e Ian Tataj.

”La scomparsa di Miroslav Bertoša rappresenta la perdita di un’eccellente personalità, però anche la forza, la grandezza e la perseveranza delle numerosissime e molteplici attività impiegate nella vita. Possiamo ritenerci orgogliosi per aver avuto l’occasione di aver conosciuto e collaborato con un personaggio unico qual’era Bertoša”, ha detto Pliško, la quale si è soffermata sulla sua lunghissima biografia, e tra i suoi “successi” più importanti rientra la fondazione, trent’anni fa, della Sezione di Studi storici in seno al Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università polese. “Dopo essersi laureato in Storia e letteratura all’Accademia di Pedagogia a Pola (‘63) e alla Facoltà di Filosofia a Zagabria (nel ‘66), Bertoša con il passare del tempo, è divenuto scienziato in storiografia”, ha rilevato la preside. Il campo principale al quale ha prestato il maggior interesse comprende le ricerche relative alle presenze economiche, sociali, etniche, migratorie e culturali-antropologiche in Istria (in particolare modo nel periodo della Serenissima), dal XV alla fine del XVII secolo, nonché lo studio e la valutazione critica dei beni storiografici istriani”. Da parte sua Matijašić ha ricordato che Bertoša nel corso della carriera ha ricevuto numerosi premi, tra cui il “Mate Balota/Mijo Mirković” nel ‘69, “Istaknuti kulturni radnik Grada Pule” (Eminente dipendente culturale della Città di Pola) nel ‘90, il premio nazionale per il lavoro scientifico “Bartol Kašić” (nel ‘94), nonché il premio della Città di Pola per il contributo nella promozione della scienza nell’ambito culturale nel 2006. Assieme hanno collaborato nella stesura dell’”Enciclopedia istriana”, edita nel 2005. Šetić inoltre ha ricordato che su decisione del presidente della Repubblica il 28 marzo del 1995 Bertoša è stato proclamato primo console generale della Croazia a Trieste per le Regioni Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Trentino-Alto Adige, funzione questa che ha esercitato sino al primo dicembre 1998.