«Pezzi». Frammenti dell’industria fatti installazioni

L'MMSU di Fiume ospita fino al prossimo 2 ottobre la prima grande mostra personale istituzionale in Croazia dell'artista zagabrese Hana Miletić

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«Pezzi». Frammenti dell’industria fatti installazioni
Stoffe, corde, carte e altri oggetti ricavati dalle imprese fiumane. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Negli ultimi anni, il patrimonio industriale di Fiume viene sempre più valorizzato attraverso le varie discipline artistiche e, in particolare, per mezzo delle arti visive. Gli spazi delle industrie fiumane e di imprese che una volta animavano l’attività commerciale della città vengono tradotte in ricordi nostalgici, spunti per il futuro e tutta una serie di sensazioni che si muovono tra presente e passato. Tra gli autori che dedicano i propri lavori a riflessioni di carattere sociale interagendo con l’ambiente circostante c’è Hana Miletić. L’artista zagabrese, nota a livello internazionale per progetti interdisciplinari che vanno dalla fotografia alla tessitura, ha presentato la sua prima grande mostra personale istituzionale in Croazia. Intitolata “Pezzi” (Komadi), l’esposizione può essere visitata al Museo d’Arte moderna e contemporanea di Fiume fino al prossimo 2 ottobre.

Dalla fotografia di strada a tessuti
A partire da un’interazione con il contesto storico di Fiume – analizzato ed esplorato nel corso della residenza artistica Kamov, nel novembre dell’anno scorso, sotto la guida di Kora Girin – e lo spazio espositivo dell’MMSU, i lavori di Hana Miletić invitano lo spettatore alla contemplazione, a una sosta e una riflessione sulla rapida evoluzione dell’ambiente urbano e sulle conseguenze che da essa derivano. Come spiegato da Branka Benčić, curatrice della mostra e direttrice del Museo, l’autrice utilizza un metodo “che nasce, in realtà, dalla fotografia di strada, che poi viene tradotta in installazioni tessili come una sorta di riproduzione tattile e morbida. Ciò che trovo particolarmente interessante – ha aggiunto – è la tenerezza che emerge accanto a luoghi di distruzione e degrado, come una speranza che riesce a colmare le crepe sociali e dello spazio della città”. Infatti, le installazioni tessili di Hana Miletić vengono realizzate con i materiali recuperati dai frammenti delle industrie che nel corso degli anni hanno chiuso i battenti.

Una forte base teorica
“Entrando in comunicazione con lo spazio industriale che abbiamo salvaguardato anche in questo Museo – stando a quanto espresso dal capodipartimento per la Cultura della Città di Fiume, Ivan Šarar –, l’autrice ne rivela altri strati”, che danno vita a infinite suggestioni e riflessioni sull’evoluzione storica del capoluogo quarnerino. Oltre a stoffe, corde, carte e altri oggetti ricavati dalle imprese fiumane, nelle opere dell’artista zagabrese trovano spazio anche elementi portatori di storie di altre strutture di produzione del Paese. In particolare, il tappeto “Lavoro” (Rad) è stato creato in collaborazione con la fabbrica Regeneracija di Zabok, l’installazione “Materiali” (Materijali) è stata realizzata nell’ambito di un progetto di ricerca incentrato sull’ex impresa di produzione di maglieria Arena di Pola, mentre l’installazione “Incollegabile” (Nespojivi) è dedicata alla fabbrica Unitas della capitale croata. La mostra “Pezzi” di Hana Miletić è un progetto artistico attentamente costruito, dotato di una forte base teorica. Quest’ultima, tuttavia, finisce per non raggiungere l’osservatore a causa dell’allestimento che, a nostro avviso, non fornisce le necessarie informazioni ai visitatori e, di conseguenza, non li mette in condizione di comprendere il lungo lavoro che ha portato alla realizzazione di ciascuna installazione al fine di stabilire un legame con l’opera esposta.

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