Un amore profondo, viscerale con il mare, che annulla le paure, regala tranquillità ed equilibrio interiore e fa germogliare sogni e speranze. È stata proprio questa immensa distesa d’acqua la protagonista della serata “Parole di mare” che si è tenuta presso la Comunità degli Italiani di Cittanova. Un incontro dedicato alla lettura di poesie e prose tratte dagli scritti di Fabio Favretto e Laura Loi, autori triestini, accompagnati dalle interpretazioni di Fabio Sciancalepore, Manuela Stock e Peter Puschel. Versi e parole intervallati da immagini, realizzate da Laura Loi, e intermezzi musicali con il suono delle onde a fare da sottofondo all’evento e coinvolgere ancora più profondamente le persone presenti.
La letteratura che supera i confini
Ad accogliere gli ospiti e il pubblico presente all’evento e a fare gli onori di casa ci ha pensato la presidente del sodalizio cittanovese, Cristina Fattori, la quale ha dato il benvenuto a tutti, presentando gli autori e gli attori coinvolti nell’interpretazione delle opere letterarie, ribadendo il legame profondo che lega le persone di mare tra loro nel rispetto e nell’amore per questo elemento al di là delle barriere e dei confini.
Fabio Favretto è un giornalista, scrittore, autore di romanzi, testi teatrali e sceneggiati radiofonici, mentre Laura Loi ha edito un libro di poesie “I fiori sbocciano anche sulla sabbia”. Si occupa inoltre di pittura, fotografia e recitazione. I due autori sono stati accompagnati nel loro viaggio da attori che hanno dato voce ai loro scritti, quali Peter Puschel, il quale vanta una lunga esperienza teatrale, Fabio Sciancalepore, il quale proviene dall’Istituto d’arte drammatica e ha militato in diverse compagnie amatoriali e Manuela Stock che fa parte della compagnia Orot Hobima e ha partecipato a importanti lavori teatrali.
L’infinità della distesa marina
Custode di ricordi, luogo di rinascita, parte essenziale di una città, compagno di viaggio, espressione di libertà ma anche di fatica e duro lavoro, passatempo per i vacanzieri, risorsa di sostentamento per i pescatori, riflesso del proprio mondo interiore, tutto questo e molto di più è il mare. L’infinità di sfaccettature che può assume è emersa in modo limpido e delicato durante la serata di letture a leggio, trasformando le parole in immagini nitide che hanno preso forma e vita a Cittanova. Così il pubblico ha potuto passeggiare lungo il Molo Audace di Trieste, immergersi nei paesaggi marittimi istriani, passare una notte in mare assieme ai pescatori, conoscere la gente di mare, tutto attraverso parole e versi studiati o scritti di getto, poco importa. Personaggi, volti, esperienze che si susseguono e segnano la vita di chi le ha vissute, toccando nel profondo chi le ascolta.
La serata è poi continuata presso il nuovo Museo cittanovese, allestito di fronte al sodalizio, museo che non ha ancora nome, ma come ha dichiarato la presidente Fattori, “a noi piace chiamarlo Museo del mare”.
Una serata estiva tra amici, pescatori e vacanzieri che nelle acque marine, nelle onde e nelle maree trovano la pace e il senso della vita, indissolubilmente legate a questo elemento.
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