Un falò per… illuminare la memoria di Marino Vocci

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Un falò per… illuminare la memoria di Marino Vocci
Foto: per gentile concessione di Martina Vocci

Esistono persone che con la loro presenza fatta di passione, sapere, curiosità, amore per la propria terra, ma anche semplicità e disponibilità lasciano il segno nel cuore di chi incontrano. Una di queste è stata senz’altro Marino Vocci, giornalista e uomo di grande cultura, che nel corso della sua vita ha operato per promuovere e conservare la cultura, l’identità e le tradizioni istriane, sempre con l’intento di conciliare popoli ed etnie con lo sguardo rivolto al di là delle divergenze.

Era il 2008 quando il signor Danilo Pištan, assieme ad alcuni amici, tra cui proprio Marino Vocci, a Castelvenre, per la precisione nella località di Paldighia, uno dei punti più alti dell’abitato ha riportato in vita la tradizione dei falò dedicati ai Santi Piero e Paolo.

Foto: per gentile concessione di Martina Vocci

Una dedica speciale

Dal 2008 questo rito propiziatorio ha riperso vita e non si è più fermato (Covid 19 a parte), mentre dalla scomparsa del compianto ma mai dimenticato conduttore de “La barca dei sapori” il falò è stato dedicato a lui per volere degli organizzatori, nonché amici. Quest’anno l’appuntamento si è rinnovato coinvolgendo circa 250 persone che hanno trascorso la serata in compagnia, tra cibo, bevande e buoni amici. Tra i presenti non potevano mancare i familiari del giornalista: la moglie Liliana, le figlie Martina ed Eva e altri parenti. Sono stati molti anche gli amici giunti per l’occasione anche dall’Italia per mantenere in vita questa tradizione secolare, ma anche per porgere un omaggio a Marino Vocci.

“Ringrazio di cuore Danilo Pištan e la gente del posto che da anni s’impegna per ricordare mio padre nel suo spirito più autentico, quello della comunità – ha gentilmente dichiarato la figlia Martina -. Il fuoco è una metafora preziosa, perché sentire il suo calore, pensando a papà, è sempre una grande emozione. E, in più, Marino era una persona capace di accendere il fuoco della curiosità, dell’amore per la sua Istria”.

L’appuntamento è nato su base volontaria e in questi anni è stato finanziato per lo più da sponsor interni, i quali offrono bevande e alimenti per la serata conviviale, ma dall’anno scorso la Città di Buie assieme al suo Ente turistico si sono incluse come patrocinatori dell’iniziativa. “Si tratta di un bellissimo rinnovo di una tradizione che fa parte della nostra cultura e della nostra identità – ha dichiarato il sindaco di Buie, Fabrizio Vižintin -. La Città, comprendendo l’importanza dell’evento si è inclusa, considerandola importante e ritenendo fondamentale ricordare un grande come Marino Vocci”.

Foto: per gentile concessione di Martina Vocci

Danilo Pištan ammette che all’inizio l’aspettativa era quella della partecipazione di una cinquantina di persone al massimo, invece ogni anno sono puntualmente presenti almeno 200 ospiti. “L’aspetto più positivo è la presenza di molti giovani – ha commentato soddisfatto l’organizzatore -. Partecipano molti bambini con i loro genitori e questo ci accende una speranza per il futuro, perché sono loro quelli che un giorno continueranno a mantenere viva questa usanza. Un grande grazie ai tanti volontari, senza il cui lavoro tutto questo non sarebbe possibile. È inoltre doveroso ringraziare anche il Corpo volontario dei Vigili del fuoco, sempre presente e disponibile a garantire la sicurezza”.

Foto: per gentile concessione di Martina Vocci
Foto: per gentile concessione di Martina Vocci

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