Museo civico di Fiume, approvate le proposte

I consiglieri cittadini hanno sostenuto il punto all'ordine del giorno circa la modifica della sede, dello Statuto e dell'attività

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Museo civico di Fiume, approvate le proposte
In primo piano la consigliera indipendente Iva Rinčić. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

È stata presentata nella giornata di ieri al Consiglio cittadino della Città di Fiume la proposta di modifica della sede, delle attività e dello Statuto del Museo civico di Fiume. A parlare delle modifiche apportate e approvate dal Consiglio d’amministrazione del Museo è stato il presidente dello stesso, Petar Petrinić, il quale ha sottolineato che tutti i membri del Cda, ma anche il nuovo direttore e il sindaco hanno votato all’unanimità le correzioni.

“Con questa proposta di Statuto – ha spiegato – finalmente avremo un documento in sintonia non solo con la Legge sui musei, ma anche con quella sugli enti. Per quanto riguarda lo spostamento della sede ufficiale, ci è parso più consono trasferirla al Palazzo dello Zucchero, mentre le attività di cui si occuperà il Museo civico non andranno oltre l’attività museale. Ricordo che il vecchio Statuto risale al 2016”.
I consiglieri cittadini non si sono mostrati propensi a dibattere questo punto all’ordine del giorno, forse per il fatto che è stato l’ultimo di una lunga serie o perché è già stato detto tutto in precedenza. A prendere la parola sono state soltanto Maša Magzan, consigliera indipendente e presidente del Consiglio per la Cultura della Città di Fiume e Iva Rinčić, consigliera indipendente.
“Per quanto mi riguarda il nuovo Statuto viola alcuni standard democratici che erano presenti in quello vecchio – ha detto Magzan -. È stata estromessa la parte che riguarda le consultazioni del Consiglio professionale ed è stata sospesa la possibilità per il direttore uscente di rivolgersi al Cda. Se vuole esporre i propri motivi o la propria difesa deve rivolgersi al tribunale”.
Iva Rinčić ha fatto luce su un altro problema di fondo del nuovo Statuto, ovvero il dualismo sindaco/consiglio cittadino, che compare spesso nell’uso del termine “fondatore”.
“Anche se molte città croate, come Osijek o Varaždin considerano come fondatore l’organo di rappresentanza, ovvero il Consiglio cittadino, nel nostro caso tutta l’autorità e il potere decisionale sono stati concentrati nelle mani del sindaco – ha illustrato -. Il nuovo Statuto definisce che se i consiglieri che rappresentano il fondatore non seguono le direttive del sindaco, possono venire sospesi. Io mi chiedo allora, quale sia la funzione del Cda se tutte le decisioni vengono comunque prese dal sindaco. Per quanto Marko Filipović possa essere una persona simpatica e alla mano, queste decisioni potrebbero essere controproducenti se al suo posto dovesse venire una persona che abuserebbe di questo potere”. Agli interventi è seguita la votazione. Il Consiglio cittadino ha approvato all’unanimità sia lo spostamento della sede del Museo civico (da Piazza Zanella a via Krešimir ovvero dal Cubetto a Palazzo dell’ex Zuccherificio) che la modifica delle attività. Le modifiche allo Statuto sono state approvate con 14 voti a favore, 10 contro e 3 astenuti.

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