Un derby che vale l’Europa

Domani sera a Rujevica il Rijeka ospita l’Istra 1961. I biancocrociati vogliono prendersi i tre punti che significherebbero la matematica certezza dei preliminari di Conference. «La posta in palio è alta, ma dobbiamo innanzitutto pensare a fare bene le cose in campo», dice Jakirović

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Un derby che vale l’Europa
Lo scorso ottobre l’Istra 1961 ottenne a Rujevica la prima vittoria in assoluto a Fiume con il Rijeka. Foto: Nel Pavletic/PIXSELL

È già vigilia del derby. Domani sera Rujevica sarà teatro della sfida tra Rijeka e Istra 1961. Da un lato i biancocrociati vogliono sfruttare il primo match point a disposizione per chiudere il discorso Europa (e possibilmente creare ulteriore margine sull’Osijek, che domenica riceverà al Gradski vrt la Dinamo), dall’altro i gialloverdi proveranno a tenere ancora vive le ormai residue speranze europee, anche se per loro il principale obiettivo resta il quinto posto, che sarebbe un grande traguardo per una squadra che a inizio stagione sembrava condannata a una difficile salvezza. La banda di Gonzalo Garcia sta disputando un ottimo campionato e il netto 3-0 rifilato al fanalino Šibenik nel turno scorso ne è l’ennesima testimonianza. Naturale allora per Sergej Jakirović utilizzare parole al miele nei confronti dei cugini polesi presentando la partita. “L’Istra è una squadra bilanciata, propositiva e che esprime un bel calcio – dice il tecnico di Mostar –. A differenza di altre formazioni, gioca ugualmente bene sia in casa che in trasferta. Stanno andando oltre le aspettative e sono tuttora in corsa per il quarto posto. Il derby è una partita molto sentita, alle volte pure troppo. Qui mi riferisco a quanto successo nel nostro precedente incontro a Pola quando nel finale gli animi si erano oltremodo surriscaldati. Detto ciò, arriviamo bene a quest’appuntamento. A Koprivnica abbiamo conquistato tre punti molto importanti. Abbiamo speso tanto, però abbiamo avuto un paio di giorni per recuperare e presentarci freschi e tonici. Sappiamo che in caso di vittoria arriverebbe la qualificazione in Europa, però noi dobbiamo pensare innanzitutto a fare bene le cose in campo”. Smolčić-Galešić Contro lo Slaven Belupo per la prima volta nella sua gestione Jakirović ha operato un parziale turnover. “Questo perché per la prima volta ci siamo ritrovati con tre partite in poco più di una settimana – puntualizza sorridendo –. Era doveroso fare qualche cambio e far rifiatare i giocatori che fin qui hanno speso di più. Per alcuni è stata anche una sorta di premio, nel senso che si sono meritati una maglia da titolare per la qualità e il giusto atteggiamento che ci mettono in ogni allenamento. Sono soddisfatto di come hanno giocato e per qualcuno di loro potrebbe esserci nuovamente spazio dal primo minuto”. Una delle note più liete è l’inedita coppia di centrali formata da Smolčić e Galešić. I due giovani difensori cresciuti nel vivaio fiumano hanno subito trovato il giusto feeling facendo accomodare in panchina tre giocatori di grande esperienza come Dilaver, Mitrović e Krešić. “DilaverGalešić è la coppia titolare, soltanto che poi è arrivato l’infortunio di Emir e quindi abbiamo dovuto cercare altre soluzioni. Le ottime prestazioni di Smolčić non sono per me una sorpresa perché vedendolo ogni giorno in allenamento so bene quale contributo possa dare alla squadra. Ma la cosa più importante è avere in rosa cinque centrali intercambiabili e dello stesso livello. Dilaver? È di nuovo a disposizione. In realtà voleva scendere in campo già a Koprivnica, però ho voluto aspettare ancora un po’ preferendo non convocarlo”. «Felice per Erceg ma…» L’ultimo incrocio al Drosina viene ricordato soprattutto per il parapiglia scatenatosi nel finale che ha portato alla maxisqualifica di Erceg. Dopo essere stato fermato per nove turni, il miglior marcatore degli istriani è ora nuovamente arruolabile e potrebbe essere il pericolo pubblico numero uno per la porta difesa da Labrović. “Per loro è indubbiamente un giocatore molto importante, ma l’Istra non è solamente Erceg. Anzi, non hanno nemmeno perso molto con la sua squalifica perché nel frattempo è esploso Bakrar, che sta attraversando un ottimo momento di forma. Quanto alla squalifica di Erceg, sono felice che possa tornare in campo, ma mi auguro che abbia imparato la lezione perché certi comportamenti sono inaccettabili”, ha concluso Sergej Jakirović.

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