«L’Istroveneto: non un festival locale ma una rassegna di tutti noi»

Ha avuto luogo al Teatro cittadino di Buie il sesto e ultimo atto della rassegna «Coremo... su e zo pe'l palco». Si prosegue oggi a Crassiza con il «Carro di Tespi»

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«L’Istroveneto: non un festival locale ma una rassegna di tutti noi»
Il coro misto della CI di Matterada

Tra risate, battute, musica e calorosi applausi si è giunti al sesto e ultimo atto di “Coremo… su e zo pe’l palco”, rassegna di cori e filodrammatiche nell’ambito del Festival dell’Istroveneto. L’appuntamento finale si è svolto mercoledì sera presso il Teatro cittadino di Buie, presentato da Alexandra Buić, la quale fin dalla prima serata ha conquistato il numeroso pubblico che ha seguito fedelmente i vari incontri nel corso delle ultime settimane. Tra i presenti anche diverse autorità, tra cui Maurizio Tremul, presidente dell’Unione Italiana, Jessica Acquavita, vicepresidente per la minoranza italiana della Regione istriana, Vladimir Torbica, assessore alla Cultura e alla territorialità, Lorella Toth Limoncin, responsabile del Dipartimento dei Beni culturali e Corrado Dussich, vicesindaco in quota CNI della Città di Buie. Alla serata hanno assistito anche molti rappresentati delle varie Comunità degli Italiani, tra qui Lena Korenika, presidente del sodalizio buiese, nonché una degli organizzatori del Festival.

Brani tradizionali e commedie
L’ultimo incontro è stato aperto dal coro misto della Comunità degli Italiani di Matterada, guidato dalla Maestra Vesna Jugovac Pavlović. Per l’occasione i coristi hanno proposto delle canzoni popolari, trascinando il pubblico nel mondo della musica tradizionale istriana. È stata poi la volta della filodrammatica della CI “Giuseppe Tartini” di Pirano, la quale ha messo in scena sei scenette dal titolo “Mare Mostrum”, scritte da Ruggero Paghi per la regia di Samanta Kobal. Battute e riflessioni, dove il protagonista indiscusso è stato il mare, elemento imprescindibile della vita degli abitanti delle cittadine adagiate lungo la costa. Marino Maurel, Mattia Banič, Noel Celar, Danijel Konestabo, Noemi Cebroni ed Ela Jeličič Cebroni hanno saputo coinvolgere il pubblico in una narrazione in cui si sono alternate gag divertenti e momenti poetici.
Assieme agli attori, dal sodalizio piranese è giunto anche il coro misto, diretto dalla Maestra Barbara Barač. I cantanti hanno dimostrato tutta la loro preparazione grazie a un’esibizione degna di nota, riscuotendo un caloroso applauso. L’ultimo atto di “Coremo… su e zo pe’l palco” è stato chiuso dalla filodrammatica della Comunità degli Italiani di Castelvenere con lo sketch “L’arpion”. Lo sceneggiato è stato scritto e diretto da Matej Novak. Harley Cinrić, Sindi Belac, Gloria Belac, Iris Pavelić, Diego Frlin, Luka Ražman e Matija Vrbos, hanno messo in scena una rappresentazione fatta di battute e incomprensioni, facendo ridere tutta la sala.

Il coro della CI “Giuseppe Tartini” di Pirano

Una combinazione vincente
La rassegna di quest’anno ha visto coinvolti anche i cori, scelta vincente, stando a guardare l’entusiasmo e la soddisfazione delle persone al termine di ogni serata. “Sono molto contenta della combinazione di quest’anno: unire i cori e le filodrammatiche si è dimostrata una combinazione vincente, soprattutto vista l’affluenza di persone – ha commentato Marianna Jelicich Buić, organizzatrice del Festival –. Questa è stata un’idea proposta da Lena Korenika. Sono anche contenta di vedere quanto le nostre CI si impegnano, dando la loro disponibilità a partecipare al Festival. In questo modo fanno capire, cosa che continuo a ripetere, che non è il Festival di Buie, ma è di tutti noi. A un singolo gruppo il suo contributo può sembrare piccolo, ma quando si sommano tutti i partecipanti si vede quanto le Comunità siano attive e quanto ci tengano all’istroveneto. I partecipanti hanno dimostrato il loro impegno, spesso sottovalutiamo il lavoro dei sodalizi. Ma queste persone spendono pomeriggi e fine settimana a provare e a prepararsi. Sono convinta che avere la motivazione che alla fine del percorso esista la possibilità di avere un pubblico vasto, che generalmente è difficile raccogliere solo nella propria comunità, sia un input maggiore”.
Gli ultimi due appuntamenti con il Festival dell’Istroveneto sono per stasera alle 21 a Crassiza con lo spettacolo del Dramma Italiano “Dall’Istria… con amor” nell’ambito della rassegna “Il Carro di Tespi” e per domani in Piazza San Servolo a Buie, sempre alle 21, con la serata musicale di “Dimela cantando”.

La filodrammatica della CI “Giuseppe Tartini” di Pirano.
La filodrammatica della CI di Castelvenere

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