Come i cartelloni pubblicitari invasero le vie di Zagabria

Gli scatti di Zoe Šarlija sono in visione fino al 1.mo febbraio nella galleria del «Fotoklub» di Spalato

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Come i cartelloni pubblicitari invasero le vie di Zagabria
Le immagini allestite negli spazi del “Fotoklub”. Foto: Damiano Cosimo D’ambra

Presso la sede della galleria “Fotoklub” di Spalato è in corso una mostra dell’artista zagabrese Zoe Šarlija classe 1996. L’artista si è laureata allo Studio design, con la specializzazione in arti visive presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Zagabria. L’artista, oltre al lavoro di design, dal 2017 si dedica alla fotografia. In particolare, Šarlija ha fotografato oltre 150 concerti. Il mondo dei vari musicisti, autori e gruppi musicali è stato pubblicato in diversi portali specializzati. Dal 2019 ha lavorato come fotoreporter per l’agenzia Pixsell e dal 2023 l’artista ha aperto uno studio di design e fotografia lavorando come libera professionista. Per uno scatto è stata premiata come vincitrice nella categoria “Teatro, cinema e danza”. Nel settembre 2022 ha inaugurato la sua mostra personale intitolata “Leggere la città”.

La mostra, esposta in questo giorni al “Fotoklub” di Spalato, è stata realizzata con il sostegno finanziario del Ministero della Cultura e dei Media della Repubblica di Croazia e della Città di Spalato. L’allestimento del ciclo fotografico dell’artista è stato creato durante gli anni scorsi presso lo Studio design della Facoltà di Architettura di Zagabria. Le foto esposte fanno parte anche della tesi di laurea discussa dall’artista, composta da circa un centinaio di foto e presentata in un libro creato anch’esso per l’occasione. L’allestimento è composto da una lunga serie di fotografie in cui l’artista analizza la mercificazione dello spazio pubblico, saturo di immagini a carattere pubblicitario di vari prodotti. Le immagini hanno spesso carattere pubblicitario, ma molte volte nascondono messaggi subliminali con contenuti spesso ideologici o di invito a prendere parte a portamenti indirizzando e sforzando in maniera “ingenua” la volontà degli ignari cittadini. Questi ultimi vengono costantemente bombardati da immagini tramite pubblicità, pannelli, annunci e cartelloni sempre pubblicitari presenti in ogni metropoli. Entrando negli spazi del “Fotoklub”, il visitatore viene assalito da una serie di foto che lo trasportano nel mondo di immagini kitsch e claustrofobiche dell’ipersaturazione dello spazio. Quest’ultimo è una riproduzione della quantità delle immagini che provengono dal paesaggio urbano della città di Zagabria. Anche se la capitale non possiede un numero elevato di ditte o fabbriche industriali, ha assorbito e importato le immagini pubblicitarie del consumismo delle grandi industrie multinazionali esistenti nelle metropoli mondiali. Il paesaggio urbano della città di Zagabria è affollato e invaso di immagini di ogni tipo; è stato anch’esso divorato dall’ideologia della globalizzazione e nella normalità della vita dei cittadini che considerano oramai i messaggi sui cartelloni familiari e in parte punto di riferimento della vita sociale. La mostra rimarrà aperta fino al 1.mo febbraio prossimo.

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