Al Festival dell’istrioto oltre 100 partecipanti

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Al Festival dell’istrioto oltre 100 partecipanti

SISSANO | Si articolerà da domani a sabato a Sissano la sesta edizione del Festival dell’istrioto, indetto dalla Comunità degli italiani di Sissano con il sostegno dell’Unione Italiana, dell’Università popolare di Trieste, del Comune di Lisignano, della Regione istriana, del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale della Repubblica d’Italia e di numerosi sponsor mediatici, tra cui pure il nostro quotidiano.

Successo da subito

Quello che è ormai diventato un evento tradizionale, è stato presentato ieri in conferenza stampa da Antonietta Petercol Benčić e dal direttore artistico della manifestazione Valmer Cusma. Nato sei anni fa nell’ambito della Fiera di San Felice e San Fortunato, il Festival ha segnato subito un grande successo, per cui il sodalizio sissanese, in collaborazione con le CI di quelle località dell’Istria meridionale dove l’antico idioma è ancora in uso, ossia Rovigno, Valle, Dignano, Gallesano e Fasana, ha deciso di dargli un seguito. A suo tempo probabilmente l’idioma si spingeva anche più a nord, fino a Parenzo e si usava pure a Pola, dove tuttavia successivamente è prevalso l’istroveneto.

Conferenze e laboratori

Presentando il programma della manifestazione, Antonietta Petercol Benčić, della CI di Sissano, ha anticipato che s’inizierà domani alle ore 18.30 con due conferenze. La prima sarà svolta dalla prof.ssa Elis Deghenghi Olujić, dell’Università degli Studi “Juraj Dobrila di Pola, che farà un “Viaggio tra le righe degli autori in istrioto”, arricchito dalla lettura di alcuni testi; la seconda da Alessandro Mocellin, dell’“Academia de la Bona Creansa – Dipartimento de la Lengua veneta”. Intitolata “Ocio in Istria: l’istrioto e l’istroveneto visti da un parlante veneto”, la conferenza sarà un’occasione per individuare similitudini e differenze tra questi due dialetti.
La mattinata di venerdì è stata riservata al laboratorio didattico-linguistico istrioto, destinato agli alunni delle elementari. Vi prenderanno parte quelli della SEI “Giuseppina Martinuzzi” di Pola con le sue sezioni di Sissano e Gallesano, della SEI “Bernardo Benussi” di Rovigno con la periferica di Valle, della sezione italiana della SE di Dignano e della SE “Dott. Mate Demarin” di Medolino, con la sua sezione di Sissano. Nel corso del laboratorio Elia Benussi presenterà l’albo illustrato in istrioto rovignese, nato nel quadro del progetto DERSII, che certamente desterà l’interesse dei bambini e che in futuro gli organizzatori del Festival vorrebbero rendere accessibile pure negli altri dialetti istrioti.

Programma artistico-culturale

Nel pomeriggio è in programma la prima parte dello spettacolo artistico culturale. Alle ore 19.30 si svolgerà infatti la Rassegna dei cori e dei solisti, alla quale prenderanno parte i cori delle CI di Dignano, Fasana e Sissano, nonché i solisti Irena e Mauro Giorgi di Pola e Claudio Grbac e Gino Šverko di Sissano. Seguiranno la proiezione del video delle precedenti edizioni del Festival e la degustazione di “sardele roste”, offerta gastronomica a cura degli attivisti del sodalizio di Fasana.
Confidando nel bel tempo, sabato alle ore 17 è in agenda la sfilata folcloristica accompagnata dalla Banda d’ottoni di Rovigno. Il corteo partirà dalla sede della CI, per raggiungere la piazza della località, dove i vari gruppi daranno vita a uno spettacolo. Una volta rientrati in sede, sarà predisposta la degustazione di dolci tipici, preparati dai soci delle varie CI partecipanti all’evento. Alle 19 si proseguirà con la Rassegna delle Filodrammatiche cui prederanno parte i sodalizi di Rovigno, Valle, Gallesano e Sissano, e con la cerimonia di premiazione dei lavori pervenuti al Concorso letterario e video del Festival dell’istrioto 2018. Si concluderà con la degustazione di un piatto tipico locale e un intrattenimento musicale con il gruppo “Piccola orchestrina Molo grande”. Come rilevato da Valmer Cusma, alla serata di sabato Riccardo Bosazzi e i suoi collaboratori interpreteranno alcuni brani in istrioto rovignese. “Il mio sogno nel cassetto – ha aggiunto – sarebbe quello di realizzare un Festival di canzoni inedite in istrioto; vedremo se avremo il sostegno delle istituzioni e i finanziamenti”.
L’edizione di quest’anno del Festival dell’istrioto coinvolgerà oltre cento partecipanti.

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