Al Museo civico consegnato un siluro ritrovato nei fondali marini di Spalato

La dimensione complessiva del reperto arriva a sette metri di lunghezza. L'arma da guerra, che sarebbe stata prodotta nel 1955, era in grado di contenere intorno ai 290 chilogrammi di esplosivo

0
Al Museo civico consegnato un siluro ritrovato nei fondali marini di Spalato

La collezione museale dedicata alla tradizione industriale di Fiume continua a crescere: il Museo civico di Fiume ieri ha ricevuto in dono un siluro ritrovato nelle acque di Spalato che, secondo la documentazione disponibile, sarebbe stato usato per l’ultima volta intorno al 1962.

La consegna del siluro rinvenuto nelle acque di Spalato

Un reperto affascinante

Il nuovo reperto della mostra permanente dedicata all’industria fiumana del siluro è stato consegnato dalla ditta SCAM Marine di Viškovo. Come spiegato da Mauro Superina, proprietario e direttore dell’azienda, il dispositivo era stato ritrovato l’anno scorso durante una pesca a strascico. “Dato che la nostra ditta si occupa di produzione di attrezzature e accessori per la nautica – ha riferito Superina –, collaboriamo spesso con i pescatori. Di solito, i ritrovamenti di questo tipo vanno a finire in una discarica di rifiuti, ma fortunatamente ci siamo resi conto in tempo di che cosa si trattava”. Il siluro era stato rimosso dal fondo marino l’anno scorso e alcune delle sue parti sono già state donate al Museo civico, tra cui il contenitore per l’aria. “Abbiamo deciso di regalarlo al Museo in modo da dare l’opportunità alle persone di vedere da vicino quest’affascinante prodotto dell’industria bellica del passato”, ha aggiunto il direttore della ditta SCAM Marine. A fornire le informazioni tecniche del nuovo reperto è stato il capitano Goran Pernjek, collaboratore esterno del Museo, che già in precedenza aveva condotto delle ricerche legate ai siluri prodotti a Fiume. La dimensione complessiva del reperto, ha riferito, arriva quasi a sette metri di lunghezza. L’arma da guerra ritrovata vicino a Spalato, che in base alla documentazione pervenutaci sarebbe stata prodotta nel 1955, era in grado di contenere intorno ai 290 chilogrammi di esplosivo. “Secondo la documentazione che possediamo – ha puntualizzato Pernjek –, il siluro era stato usato per l’ultima volta nel 1962, quando era stato sottoposto a una revisione. Sappiamo anche che successivamente è finito a Spalato, ma non siamo a conoscenza del suo utilizzo in seguito. Si tratta di un esemplare che corrisponde ai siluri prodotti intorno al 1920 e, in questo senso, ci permette di studiare gli sviluppi della produzione dei siluri comparandolo a quelli di inizio secolo”.

Ervin Dubrović e Mauro Superina

Un esemplare prodotto a Fiume

Il nuovo reperto non è ancora stato sottoposto a un processo di conserva. “Una delle particolarità di questo siluro è che si tratta di uno degli esemplari prodotti a Fiume”, ha aggiunto Pernjek. L’allestimento del Museo civico dedicato al siluro è stato arricchito, dunque, di un importante reperto. Come riferito da Ervin Dubrović, direttore del Museo, “la nostra collezione incentrata sull’industria del siluro non è grande in termini di dimensioni e quantità di reperti, ma lo è in riferimento al valore storico-culturale che assume per i fiumani, nonché per l’importanza di ciascun siluro ritrovato. Si tratta – ha proseguito – di un allestimento che desta interesse soprattutto tra gli specialisti del settore e gli amanti della marina militare. La collezione conta intorno ai 50 reperti comprendenti siluri, strumenti, parti meccaniche e altri accessori industriali. Si tratta di un numero che continua a crescere, anche grazie alla collaborazione con l’Esercito croato e la Polizia speciale della Repubblica di Croazia, che spesso ci consegnano residuati bellici”.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display