A Crevatini la storia del rotolo di Ravensbrück

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A Crevatini la storia del rotolo di Ravensbrück

CREVATINI | La Comunità degli Italiani di Crevatini ha ospitato l’Associazione “La Macchina del Testo” di Trieste con lo spettacolo “Il rotolo di Ravensbrück”, tratto dall’omonimo romanzo di Elena Blancato. La storia parte dalla Risiera di San Sabba nel febbraio del 1944, dove Marici di Servola e Daša di Bangoli si ritrovano ad affrontare il viaggio in treno da Trieste che le porterà al campo di Ravensbrück, passando per Auschwitz.
Qui hanno il loro primo vero contatto con la realtà degli odori di putrefazione, col freddo, con la perdita degli oggetti personali e coi sistemi gerarchici del campo.

L’orrore dei lager 

Quello di Ravensbrück, situato a novanta chilometri a nord di Berlino, fu il più grande campo di concentramento femminile della Germania nazista. Nello spettacolo a leggio, con accompagnamento musicale, si respirano atmosfere struggenti, dolorose e cupe. Seguendo il racconto e il dialogo, si vive l’orrore dei campi di concentramento, ma anche i forti legami di amicizia e di solidarietà di un gruppo di donne, che saranno anche gli elementi vitali per la loro sopravvivenza. L’Associazione “La Macchina del Testo” è nata nel 2000 dalla volontà di alcune persone provenienti dal mondo letterario e teatrale, tra cui Claudio Grisancich (poeta), Giuseppe O. Longo (scrittore e saggista), Gianfranco Sodomaco (scrittore), Giuliano Zannier (attore e regista teatrale) e Giancarlo Sirotich (poeta) con l’obiettivo di dare voce alla scrittura e drammaturgia locale sia sul piano della qualità dei testi da rappresentare sia su quello della ricerca espressiva delle messe in scena. Negli anni ha portato in scena diversi lavori di autori locali (Mattioni, Miniussi, Budigna, Pittoni, Rosso, Ramous, Vegliani, Morovich, Milani, ecc.). 

Comprovata professionalità

Attualmente è composta da attori e attrici di comprovata professionalità, da tre anni replica lo spettacolo “L’Attesa” della scrittrice Pamela Gotti, che è stato premiato al 19º Festival RAI Radiotelevisione Italiana Premio Enzo Biagi. Nello spettacolo di Crevatini, introdotto dai saluti di Maria Pia Casagrande, preside del sodalizio ospitante, sono saliti sul palco Mariella Terragni, Michela Cembran e Pierluca Famularo, con l’accompagnamento musicale di Carlo Moser.

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