L’Orange Wine Festival sbarca in terra viennese

Dopo la tappa primaverile a Isola un nuovo capitolo del movimento che esalta l’uva a lunga macerazione

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L’Orange Wine Festival sbarca in terra viennese
Matej Zaro alla rassegna di quest’anno a Isola. Foto: Kris Dassena

La magia dell’uva bianca che, con la lunga macerazione, si trasforma in vino arancione, sbarcherà anche quest’anno a Vienna. Lunedì, 23 ottobre, il tradizionale Orange Wine Festival, si presenterà in pieno centro della capitale austriaca, portando per la decima volta un’ampia rassegna delle ultime correnti nel mondo del vino a un pubblico internazionale e cosmopolita. Un centinaio di produttori presenteranno personalmente i propri vini, prodotti con rigoroso rispetto verso la natura. Partito ricalcando le antiche tradizioni enologiche di Isola, dove si svolge la rassegna primaverile, con i connazionali dei Vini Zaro in prima fila, l’Orange Wine Festival è diventato uno degli eventi enologici più affermati nella capitale austriaca. Si è svolto per la prima volta nel 2012, quando i vini prodotti a basso intervento venivano considerati ancora una peculiarità sia dagli appassionati sia dagli intenditori. Negli ultimi anni il legame con la natura e le tradizioni si è rafforzato ulteriormente. Oggi i vini coltivati e prodotti rispettando i concetti di sostenibilità rappresentano una delle tendenze più forti e travolgenti nel mondo enologico, nonché una calamita per molti amanti del vino. Questi, infatti, sono curiosi di sapere com’è stato prodotto il vino e qual è il rapporto del vignaiolo con la natura e con l’ambiente circostante. Nel bicchiere non si aspettano di trovare soltanto il vino quale bevanda, bensì una storia di valori, dietro cui stanno i viticoltori rispettosi della natura e rivolti verso al futuro, hanno scritto nel loro comunicato stampa gli organizzatori. L’evento viennese offrirà uno sguardo estremamente ampio nel mondo dei vini bianchi macerati (orange), degli spumanti prodotti naturalmente, nonché un assaggio della selezione dei migliori vini rossi delle singole cantine. Gli orange wine sono prodotti da uve bianche le cui bucce sono lasciate a macerare a contatto con il mosto per un periodo variabile di tempo, a seguire una fermentazione spontanea, chiarifica naturale e imbottigliamento senza filtrazione. Gli spumanti naturali pét-nat stanno conquistando le enoteche di tutto il mondo, attirando sempre nuovi appassionati al mondo del vino. A Vienna, gli amanti del vino avranno modo di assaporare vini autentici prodotti con le giuste cure da viticoltori artigiani, la cui missione comporta la produzione di uve sane, portate in bottiglia con pochissimi (e inevitabili) interventi. Questi vini prodotti “senza mani” sono l’essenza della natura nel bicchiere. Saranno presenti quindi, come detto, più di 100 viticoltori provenienti da 13 Paesi (Italia, Slovenia, Croazia, Ungheria, Repubblica Ceca, Spagna, Francia, Georgia, Slovacchia, Armenia, Serbia, Grecia e Austria in qualità di ospitante) e presenteranno personalmente i loro vini. Tra loro ci saranno numerosi viticoltori di fama mondiale, nonché molti giovani che hanno deciso di intraprendere la strada del naturale. La lista dei partecipanti, ma soltanto perché segue l’ordine alfabetico, si conclude proprio con i Zaro di Isola.

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