Istria. Vendemmia conclusa: raccolto di prima qualità

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Istria. Vendemmia conclusa: raccolto di prima qualità

La tradizione vuole che il vino migliore sia quello stagionato. Da qualche anno a questa parte, tuttavia, in ambito enologico, risulta interessante parlare del vino migliore subito dopo la vendemmia. Nell’Istria nord-occidentale i vini e i loro produttori non mancano e seppure il comprensorio istriano non possa competere sul mercato internazionale sul piano della quantità, può farlo benissimo su quello dell’eccelsa qualità. Negli anni scorsi i vini migliori si sono avuti nella categoria dei rossi, anche questa una novità, che si discosta dalla tradizione. Pure i grigi fanno la loro bella parte. Dopo una tappa nelle cantine dell’Umaghese e del Salvorino, i vitivinicoltori sono propensi a dire che, seppure la vendemmia sia stata intralciata dagli acquazzoni di fine settembre, il raccolto non è stato soltanto abbondante, ma anche ottimo. Il periodo di siccità non ha intaccato oltremodo il settore e l’insolazione estiva ha coadiuvato il tasso zuccherino del raccolto. Lo hanno dimostrato le prime indagini organolettiche e densiometriche sui mosti oramai nelle botti. Come confermatoci da Moreno Degrassi, a capo dell’omonima cantina di Bassania, anche quest’anno la produzione sarà varia. Sono una quindicina i vini prodotti da questa cantina e tra i vari tipi, spumanti compresi, non si può non sottolineare che molte qualità d’uva quest’anno si sono rivelate di riferimento in fatto di percentuale glucidica, di acidità e di corposità del frutto. Sempre secondo le parole di Degrassi, il 2022 sarà foriero d’interessanti novità qualitative, dato che i vini che si contenderanno il titolo di migliore saranno diversi.

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