«Autotrolej» a due passi dal collasso

Continua la riduzione delle partenze che erano già state quasi dimezzate a febbraio

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«Autotrolej» a due passi dal collasso
Linee sempre più ridotte.... Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Dopo l’aumento dei salari per i dipendenti dell’Autotrolej, approvato a fine aprile e che comprendeva tutta una serie di altre indennità richieste dai sindacati, si sperava che l’agonia con il trasporto pubblico sarebbe stata risolta. E invece da alcuni giorni sembra che i problemi siano aumentati sensibilmente. Solo nel corso della giornata di mercoledì ci sono state circa 200 corse in meno delle 980 previste, il che significa che circa ogni quinto autobus non ha seguito l’orario previsto. A risentirne in particolar modo i fruitori delle linee 2, 6, 7 e 7a. Il tutto dopo che la municipalizzata aveva già ridotto sensibilmente le corse durante il mese di febbraio. Però nemmeno questa situazione si è dimostrata sostenibile, tanto che ad esempio la linea 1B o quella che collega le due location del CCO di Fiume, non è più in funzione. Appurato inoltre che gli ispettori hanno registrato diverse violazioni relative al numero consentito di ore di lavoro straordinario degli autisti, al numero di ore di lavoro dei pensionati che lavorano a orario ridotto, alle ferie non usufruite e tanto altro che porta a pensare quanto il trasporto pubblico sia a un passo dal collasso.

Anche oggi riduzioni
Alla nostra domanda rivolta all’Autotrolej riguardo alla situazione attuale, la portavoce Kristina Prijić, ha risposto come segue. “Sul problema della mancanza di conducenti, l’Autotrolej parla apertamente già da tempo. Questo è anche uno dei motivi per i quali dal 14 di febbraio abbiamo ridotto il numero delle partenze. Purtroppo, però, ora non siamo in grado di realizzare nemmeno questo numero così ridotto. Abbiamo a disposizione 242 autisti (11 pensionati che lavorano part-time) e di questi 63 sono in congedo per malattia o stanno sfruttando le ferie dello scorso anno. Inoltre, in questo momento, 23 autisti sono in giornata libera e quindi abbiamo 162 turni e solo 149 autisti. Alla luce di tutto quanto sopra, è chiaro che non siamo in grado di rispettare l’orario delle partenze. A questo proposito, sul nostro sito ufficiale www.autotrolej.hr e sulla nostra pagina Facebook è stato pubblicato un avviso con le partenze che domani non verranno effettuate, in modo che i nostri utenti non perdano tempo e aspettino inutilmente i mezzi pubblici alle fermate. Per quanto riguarda le linee suburbane, vista la situazione e il minor numero di partenze sulle linee urbane, gli autisti sono tenuti a fermarsi a tutte le fermate degli autobus”, ha spiegato.

Problema non solo in Croazia
Abbiamo chiesto un parere anche al sindaco Marko Filipović. “Sono cosciente del fatto che la situazione sia tutt’altro che rosea, come pure di tutti i problemi con i quali vengono a contatto ogni giorni i fruitori del trasporto pubblico, ma anche gli autisti dei bus, i quali a causa della carenza di personale lavorano ogni giorno in condizioni a dir poco difficili. Mi dispiace tutto questo. Si tratta di una situazione molto complessa con la quale combatte non solo la Croazia, ma anche Paesi come la Francia e la Germania dove c’è un ammanco di decine di migliaia di autisti professionisti. Il problema, purtroppo, non può venir risolto durante la notte, però stiamo facendo di tutto per aumentare il numero degli autisti onde aumentare anche il numero delle corse e rendere più facile e piacevole il lavoro dei guidatori. Da ricordare che recentemente abbiamo nuovamente aumentato gli stipendi ai dipendenti della municipalizzata del 15-20%, in base al posto di lavoro. Inoltre è stato concordato l’aumento dell’indennità salariale durante il congedo per malattia dal 70 all’85% della media dello stipendio degli ultimi tre mesi prima del congedo, nonché l’aumento dell’indennità per il lavoro durante i festivi dal 50 al 100%. Stiamo lavorando per impiegare dipendenti stranieri mediante agenzie, una ventina di persone circa, però anche in questo caso si tratta di processi lunghi che non possono venir accelerati. Con l’intento di impiegare più autisti, l’Autotrolej ha intrapreso anche altri passi: ha pubblicato il bando in tutta la Croazia, offre formazione e aggiornamento degli autisti in modo tale che ai futuri conducenti venga offerto un posto di lavoro di controllore, mentre i costi dell’aggiornamento e formazione vanno a carico dell’Autotrolej. In questo modo sono già stati impiegati una decina di conducenti, il che però non basta. Lo ripeto, siamo consapevoli della complessità della situazione, ma stiamo facendo grandi sforzi per risolverla e credo che tutte le misure che stiamo adottando porteranno presto a miglioramenti sia per i passeggeri che per gli autisti”, ha dichiarato il sindaco.

Non è colpa dei conducenti
La colpa di tutti questi disagi non va data però ai conducenti, come detto dal rappresentante nell’Autotrolej del Sindacato dei conducenti e degli operatori nei trasporti Mateo Mavrić, il quale ha dichiarato che sono solo persone che svolgono il proprio lavoro. “Chiediamo ai cittadini di non sfogare la propria rabbia giustificata sui guidatori. Non sono loro a decidere quando partirà l’autobus né quale linea seguirà. Spesso sono sotto pressione proprio per questi motivi, il che potrebbe risultare con ulteriori permessi malattia e ulteriori riduzioni delle linee. Al momento mancano circa 20-30 guidatori per poter mantenere l’attuale orario di partenza. I dipendenti devono sfruttare le ferie dello scorso anno entro il 30 giugno e questo fatto è già ora messo in dubbio. Lo scorso anno abbiamo ‘perso’ 36 guidatori: alcuni si sono licenziati altri sono andati in pensione. Dall’inizio di quest’anno se ne sono andati altri 17”, ha detto Mavrić.
Come verrà risolta la questione e fino a quando ci saranno questi problemi? Al momento non abbiamo ottenuto alcuna risposta che possa almeno in parte confortare chi dipende ogni giorno dai mezzi pubblici.

…e fermate sempre più affollate.
Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

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