Screening del seno, metodi di controllo per una vita sana

Il primo congresso è stato organizzato per dar modo agli esperti di scambiarsi esperienze e conoscenze nel campo della radiologia, mammografia e tomosintesi mammaria

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Screening del seno, metodi di controllo per una vita sana
L’intervento di Emina Grgurević Dujmić all’inagurazione del congresso. Foto: IVOR HRELJANOVIC

Una diagnosi precoce eseguita con attrezzatura di ultima generazione è fondamentale nel caso in cui persista il dubbio di una patologia oncologica in una parte del corpo. Per quanto riguarda il cancro al seno, la medicina moderna ha fatto passi da gigante. Per dar modo di educarsi e apprendere le nuove tecnologie che riguardano questa malattia, la Casa della salute regionale, l’Istituto clinico di radiologia diagnostica e interventistica del CCO di Fiume, in collaborazione con la Regione litoraneo-montana, l’Università degli studi e le facoltà di Medicina e di Scienza sanitaria, ha organizzato il primo congresso a cui parteciperanno rinomati esperti che presenteranno le ultime scoperte e risultati nel campo della radiologia del seno, e in cui tra conferenze e tavole rotonde potranno scambiarsi le esperienze e le conoscenze nel campo della radiologia, mammografia e tomosintesi mammaria “Screening del seno – Be HeRe 2024” (Suvremeno oslikavanje dojki – Be HeRe 2024).
L’inaugurazione del simposio ha avuto luogo ieri alla Facoltà di scienze sanitarie alla presenza del presidente della Regione, Zlatko Komadina, della rettrice dell’Università, Snježana Prijić-Samaržija, della responsabile del Dipartimento per la radiologia addominale e del seno del CCO di Fiume, Petra Valković Zujić e della direttrice della Casa di salute pubblica, Emina Grgurević Dujmić.

Meno decessi
“Il tumore al seno colpisce una donna su otto. In molti casi, però, si può prevenire o comunque diagnosticare in fasi molto precoci. La neoplasia si presenta come la più frequente nel genere femminile in tutte le fasce di età. Grazie però ai continui progressi della medicina e agli screening per la diagnosi precoce, nonostante il continuo aumento dell’incidenza, di tumore del seno oggi si muore meno che in passato. Dagli oltre 1.000 decessi annuali a livello nazionale siamo scesi a circa 700, il che dimostra la validità della diagnosi precoce” ha detto la dott.ssa Petra Valković Zujić.
Uno dei partner non solo nella ricerca è sicuramente l’Università di Fiume. “Grazie all’iniziativa UNIRI Nova che viene svolta da tanti anni, la collaborazione e le ricerche effettuate congiuntamente con le varie istituzioni sanitarie ha portato sì che questa patologia sia prevenibile e curabile se viene diagnosticata in tempo”, ha affermato la rettrice Prijić-Samaržija. Nel 2006 è stato avviato il Programma nazionale di screening della diagnosi precoce in cui vengono invitate ad aderire le donne nella fascia d’età compresa fra i 50 e i 69 anni, le quali effettuano l’esame mammografico ogni due anni. “Siamo stati gli apripista già nel 2004 per quanto riguarda lo screening per la diagnosi precoce e siamo anche al passo con i tempi per quanto riguarda l’acquisto di apparecchiature per effettuare le visite del caso – ha affermato Zlatko Komadina –. Oltre a questo importante programma abbiamo aderito sin da subito al progetto pilota della diagnosi precoce per il cancro al colon e delle visite mediche collettive”.

Colpite le over 50
La responsabile della Casa di salute pubblica Emina Grgurević Dujmić, ha fatto sapere che sono stati identificati molti fattori di rischio, come gli stili di vita, l’età e fattori genetici. Tra gli stili di vita dannosi ci sono un’alimentazione povera di frutta e verdura e ricca di grassi animali, l’abitudine al fumo e una vita particolarmente sedentaria. Solo il 5-7 per cento circa dei tumori al seno sono ereditari, legati cioè alla presenza di mutazioni nel DNA. Per questo la prevenzione è importante. “La collaborazione tra le istituzioni è molto importante. Tantissime visite possono venire effettuate da noi che siamo in possesso di attrezzature adeguate, ma in caso di dubbio ci rivolgiamo al Centro clinico-ospedaliero, che è pronto a intervenire immediatamente”.
Uno degli ospiti del convegno è pure il radiologo di fama mondiale Boris Brkljačić, docente presso la Facoltà di Medicina di Zagabria e a capo dell’Istituto di radiologia diagnostica e interventistica del CCO Dubrava di Zagabria. “Non solo la medicina ha fatto dei passi da gigante negli ultimi 20 anni, ma ha implementato tutta una serie di apparecchiature allo scopo di riconoscere una forma tumorale ai suoi inizi, quando è curabile. In questo caso, oltre alle varie apparecchiature per effettuare la mammografia ci sono quelle della tomosintesi mammaria, metodo emergente per l’ottenimento di immagini tridimensionali di alta qualità del tessuto della mammella, estremamente efficace nella rilevazione del tumore al seno e in casi estremi si ricorre alla risonanza magnetica mammaria, un esame diagnostico, complementare alla mammografia e all’ecografia mammaria, che permette di identificare in modo estremamente accurato anche noduli molto piccoli, spesso non rilevabili con le metodiche tradizionali. Dunque, basta presentarsi a un regolare controllo annuale o ogni due anni, se le analisi precedenti sono a posto, e avere un responso preciso”.
Durante la conferenza che si protrarrà fino a domani, si parlerà di questi temi, dalla diagnosi precoce, alle varie apparecchiature di nuova generazione che possono diagnosticare un massa tumorale, la biopsie da effettuare, gli interventi chirurgici e radiologici, le chemioterapie adatte a ogni singolo caso e il supporto ai pazienti durante le cure.

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