Cittanova. «Bollicine d’Istria»: ode al frizzantino

Presentazione del volume di Umberto Pellizon: 175 pagine per 35 produttori di oltre 100 varietà di spumante

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Cittanova. «Bollicine d’Istria»: ode al frizzantino

Un libro pregiato, una guida enologica affidabile, questo è “Bollicine d’Istria”, che nelle sue 175 pagine presenta 35 produttori istriani di oltre 100 varietà di spumante. Un vero e proprio inno a quelle bollicine seducenti, frizzanti e irresistibili che narrano un viaggio attraverso il territorio istriano e storie di produttori, riccamente illustrato, con utili segreti per servire e degustare bottiglie speciali. Un’opera unica di Umberto Pellizon, eminente fotografo italiano e gastronomo contemporaneo. Da quasi cinquant’anni, con la sua macchina fotografica narra storie di personaggi dediti alla loro passione, facendo così diventare luce, contrasto, profondità e nitidezza parole quotidiane del suo linguaggio espressivo, affascinante e suggestivo come le sue immagini e ritratti in bianco e nero.

Il volume

Malvasia… briosa

A inaugurare la presentazione del volume, presso l’estivo della CI di Cittanova, è stato il presidente della GE del sodalizio, Glauco Bevilacqua, che firma pure i testi del volume. “Oggi presentiamo l’ultima fatica dell’amico Umberto che riguarda una nuova frontiera aperta in Istria. Io ed altri produttori alle numerose fiere alle quali partecipavamo, parlavamo spesso di bollicine e col tempo abbiamo assistito a questa metamorfosi, molto apprezzata, della spumantizzazione della malvasia. Con Umberto, in piena pandemia, ho avuto il piacere di incontrarmi, assaggiare tutte queste bollicine, scrivere i testi e discutere sulle diverse tipologie e sull’arte della degustazione. Quindi è stato un periodo nel quale siamo riusciti a passare qualche ora lieta nei pomeriggi rinchiusi nella CI, nonostante quanto stava succedendo nel mondo”, ha rilevato Bevilacqua lasciando la parola al sindaco di Cittanova, Anteo Milos.“Cittanova tiene tanto alla gastronomia, a presentare il nostro territorio e la nostra gente. Umberto è uno di quei personaggi che nei suoi 50 anni di carriera ha pubblicato più di 30 libri e oggi abbiamo l’onore di conoscerne uno che rappresenta il territorio, la gente e gli spumanti, che per l’occasione possiamo degustare. Quello che ammiro in Umberto è il suo spirito aperto. Lo sento un vero amico ed è una di quelle poche persone che in tutti questi anni è riuscita a far sparire i confini in Istria in quanto, grazie al suo lavoro e alle sue fotografie, ha stimolato uno scambio di vita e tradizioni costante con la Slovenia e l’Italia. Quindi, il suo amore verso questa terra lo ha dimostrato non solo attraverso i suoi volumi, ma pure attraverso l’amicizia personale”, ha rilevato Milos.

I frizzanti preparati per la degustazione

Calici accessibili

Molti pensano che quello delle bollicine sia un mondo inaccessibile e a tratti misterioso, con bottiglie dedicate solo alle feste e agli anniversari. In realtà, come si coglie nella prefazione di Franko Lukež, il mondo degli spumanti è molto più variegato di quanto ci si aspetti. Esistono spumanti adatti ai diversi palati e ai piatti più insoliti, oltre che alla portata di tutte le tasche. Quindi, nella sua prefazione, oltre che alla leggenda di Pierre Perignon, detto Dom Perignon, abate francese padre dello champagne, si legge pure la nascita dello stesso a Slatina, in Croazia, nel 1864 quando la principesca famiglia tedesca Schaumburg – Lippe aprì le porte della fabbrica di spumanti nella località. Tra le righe pure i tre racconti di chi, quando, come e dove sono state prodotte le prime bollicine pure in Istria. All’inaugurazione, Lukež ha concluso il suo discorso di circostanza con un paio di citazioni, tra le quali quella di Coco Chanel: “Bevo champagne solo in due occasioni, quando sono innamorata e quando non lo sono”.

”I 35 personaggi che sono entrati in questo libro non sono clienti ma in primis amici; vivo con loro, frequento le loro cantine, chiacchieriamo, sto bene con loro”, ha rilevato l’autore, che in chiusura ha ringraziato Bevilacqua, per la pluriennale collaborazione, l’Ente turistico cittanovese nelle vesti della direttrice, Vesna Ferenac, Denis Ivošević, direttore dell’Ente turistico regionale, l’oleificio Benvegnu, la Società Brolo, la CI e la Città di Cittanova per l’apporto nella realizzazione del volume. Le traduzioni in croato, italiano e inglese sono firmate da Petra Longin e Stella Putina, che ha curato pure la grafica. E siccome dietro a un buon vino ci sta sempre una bella donna, non poteva mancare in copertina la modella, Barbara Belošević, in un connubio tra mare e bollicine. Tra i numerosi presenti pure la vicepresidente della Regione istriana, Jessica Acquavita e l’Assessore regionale alla Cultura, nonché presidente del Consiglio di Cittanova, Vladimir Torbica.

Pellizon, non nuovo all’impegno umanitario, ha donato 20 copie del volume, messe in vendita per 200 kune l’una, all’Associazione locale “Cittanova sana”.

Un brindisi tra autorità

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