Un mese di carcere per Edo Sedić

Il 32.enne di Zagabria è accusato di avere accoltellato il 23.enne tedesco Patrick Bessinger in via Fasana

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Un mese di carcere per Edo Sedić

Nella mattinata di ieri, precisamente verso le 9.15, il 32.enne zagabrese Edo Sedić, accusato di omicidio in quanto nella tarda serata di martedì avrebbe accoltellato il 23.enne tedesco Patrick Bessinger, deceduto alcune ore dopo all’ospedale, è comparso dinanzi alla Procura di Stato regionale.
Stando alla ricostruzione fornita dalla Polizia, verso le 21.15 di quel fatidico giorno un gruppo di villeggianti tedeschi avrebbe incontrato Sedić in un Beach bar a Puntisella. Sempre stando agli inquirenti, la vittima si sarebbe complimentata con l’indiziato per la sua capigliatura stile dreadlock, cosa che quest’ultimo avrebbe interpretato come un insulto e avrebbe iniziato ad aggredire verbalmente il gruppo di turisti tedeschi. Sempre secondo la ricostruzione della Polizia, a quel punto il gruppo avrebbe lasciato il beach bar dirigendosi a piedi verso via Fasana che dista due chilometri dal Beach bar. Vedendo che Sedić li stava seguendo, verso le 22.40 il gruppo si sarebbe fermato presumibilmente per calmarlo, ma a quel punto il Sedić avrebbe estratto un coltello colpendo il 23.enne al torace. Il giovane, nonostante la gravissima ferita, assieme al resto della compagnia sarebbe riuscito a scappare e a raggiungere il locale “Vila Lavanda” in via Mala Vala a Valbandon da dove è stato trasportato all’Ospedale di Pola. Nonostante gli sforzi dei medici è spirato verso l’una e 45. Il presunto omicida, che è ritornato nel campeggio Brioni a Puntisella, è stato arrestato dalle forze dell’ordine verso la mezzanotte e 20.
Ieri mattina Sedić è stato scortato nella sede della Procura di Stato. Una volta uscito dalla vettura della Polizia, ha chiesto al poliziotto che gli stava a fianco di toglierli il cappuccio prima di entrare nell’edificio. Verso le ore 15 Sedić è stato accompagnato dal giudice istruttore. “Non ho fatto niente a nessuno, mi stanno addebitando colpe che non ho”, ha detto ai cronisti prima di entrare nell’edificio del Tribunale. Dopo il breve interrogatorio, nei suoi confronti è stato predisposto un mese di carcere preventivo per evitare il rischio di reierazione del reato.

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